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Sorprese. I no global contro la Costituzione Ue. Cambiamo quella Carta
Anche Agnoletto lancia lidea di un referendum per correggere la bozza della futura Europa. La proposta lanciata a Riva del Garda.
di Paul Ricard
Un referendum ?autogestito? da svolgersi a livello europeo per rendere ?più sociale? e più attenta ?ai diritti? la Carta costituzionale dell?Ue.
Ad annunciare la clamorosa iniziativa uno dei leader del movimento no global, Vittorio Agnoletto nel corso della tre giorni di iniziative che il movimento ha promosso per contestare la riunione dei ministri degli Esteri della Comunità che ha avuto luogo a Riva del Garda. Una sorta di contro-vertice nella località lombarda con incontri, dibattiti, seminari e workshop (tra i relatori anche Susan George) e nella giornata del 6 settembre una manifestazione nella quale si prevedono almeno 20 mila presenze. Il tutto, è stato spiegato dagli organizzatori, “nel pieno rispetto delle persone e delle cose”.
“A Cancun e a Riva del Garda”, ha affermato Dario Casagrande del Tavolo per l?Europa sociale, “si prenderanno decisioni non sottoposte al giudizio popolare, i parlamenti non sono stati interpellati. Consideriamo il Wto illegittimo e non riformabile, quindi va eliminato. Per quanto riguarda l?Europa confermiamo la potenziale importanza per politiche economiche diverse ma il suo sostanziale allineamento con le posizioni Usa e delle grandi multinazionali”.
Proprio l?appuntamento della nuova Convenzione europea preoccupa il movimento no global almeno quanto i ciellini del Meeting di Rimini o gli aclisti riuniti a Orvieto. E questa è senza dubbio la sorpresa, positiva, di una settimana ricca di appuntamenti associativi.
“La nuova carta costituzionale, così come è stata approvata, delinea un?Europa che tramuta i diritti in meri bisogni alla mercé delle congiunture economiche. Siamo alla brasilianizzazione del nostro continente”, ha dichiarato Marco Bersani di Attac Italia. “Questa non è l?Europa che vogliamo, un?Europa che dice che i diritti sono una variabile del fattore economico. Occorre ridiscutere i vincoli di Maastricht ma non come vorrebbe qualcuno per avere mano libera sulle spese militari e per l?acquisto di armamenti. Perché non è giusto includere nel patto di stabilità i costi e le spese per i beni comuni come l?acqua e per i servizi pubblici non negoziabili come la formazione”.
“L?articolo 1 della nuova Convenzione europea”, ha aggiunto invece Agnoletto, “deve contenere un esplicito ?no alla guerra senza se e senza ma?, dare vera cittadinanza a tutti e delineare un?Europa sociale che non si intravede nel testo attuale”.
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