Crowdfunding

Bambini cardiopatici, un nuovo ecografo migliorerà le diagnosi

Inaugurata la nuova strumentazione diagnostica delle cardiopatie congenite nei bambini in cura all’Ospedale Niguarda di Milano. Il progetto è stato supportato da Intesa Sanpaolo attraverso il programma Formula di raccolta fondi al quale hanno contribuito privati cittadini, imprese e la Banca stessa

di Redazione

Migliorare la diagnostica delle cardiopatie congenite nei bambini e nelle bambine in cura presso l’Ospedale Niguarda di Milano, assicurando loro cure di  massima qualità. Questo l’obiettivo di un progetto che ha visto la collaborazione di realtà profit e non profit e che è stato inaugurato a fine gennaio nel nosocomio milanese. 

Il progetto “Un nuovo ecografo per i bambini cardiopatici” è stato promosso e implementato da Mission Bambini e sostenuto da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Fondazione Cesvi attraverso il Programma Formula. La raccolta fondi è stata attiva da gennaio a marzo 2023 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.

Raccolti 150mila euro

In tre mesi, sono  stati raccolti oltre 150mila euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo. La selezione dei progetti territoriali attivi nella sezione Formula di For Funding vede il coinvolgimento delle Direzioni Regionali della banca, coadiuvate da Fondazione Cesvi.

I partecipanti all’inaugurazione dell’ecografo

Nel dettaglio, i fondi raccolti hanno permesso di acquistare due ecografi: uno portatile ed uno fisso di ultima generazione, predisposto all’utilizzo della più alta tecnologia 5 sonde per poter esaminare pazienti da 0 a 18 anni. La nuova strumentazione permetterà di migliorare la qualità del servizio e di effettuare esami complessi e/o in sedazione per pazienti che necessitano di studi più accurati per l’intervento cardiochirurgico. Inoltre, permetterà di raccogliere immagini ecografiche di alta qualità, contribuendo alla ricerca nel campo dell’imaging delle cardiopatie congenite. Infine, la funzione di archiviazione delle immagini consentirà di discutere i casi clinici anche a distanza.

I beneficiari del progetto


Sono circa 8mila i minori di età compresa tra gli 0 e i 18 anni che ogni anno accedono all’Ospedale Niguarda a una visita ambulatoriale di cardiologia pediatrica, necessaria sia a  diagnosticare correttamente la patologia cardiaca di cui sono portatori sia ad effettuare le periodiche  visite di follow-up. Oltre a questi pazienti, a beneficiare del progetto saranno anche le loro famiglie e i cardiologi specialisti e in formazione, i quali potranno rendere più efficiente ed accurato il  proprio lavoro.   

«In questi anni, con il progetto Cuore di bimbi (che assicura l’accesso a cure cardiologiche di qualità e gratuite sia nei Paesi a basso e medio reddito come Uganda e Nepal, sia portando in Italia quei  bambini che non possono beneficiare di un’assistenza qualificata nel loro Paese- ndr.), abbiamo curato e salvato migliaia di bambini, anche grazie alla collaborazione con l’Ospedale Niguarda e Stefano Marianeschi, responsabile della Cardiochirurgia Pediatrica e nostro medico volontario. Siamo molto felici e orgogliosi di aver  promosso e realizzato il progetto “Un nuovo ecografo per i bambini cardiopatici” perché sappiamo quanto sia fondamentale raggiungere la corretta diagnosi per assicurare a questi bambini le migliori cure», ha dichiarato Sara Modena, direttrice generale di Mission Bambini in occasione dell’inaugurazione del macchinario.  

«La donazione al nostro Ospedale di due ecocardiografi ha permesso alla Cardiologia e  Cardiochirurgia Pediatrica un salto di qualità, visto che il primo ecocardiografo è un apparecchio di  alta gamma, di ultima generazione utile sia per la diagnostica delle cardiopatie che per la ricerca clinica. Con questo apparecchio, in uso da metà ottobre 2023, sono state eseguite in pochi mesi più  di 400 ecocardiografie di altissima qualità. Con il secondo apparecchio portatile, utilizzato in  emodinamica ed in reparto, sono già stati eseguiti 20 esami in pochi giorni», ha commentato Marco Papa responsabile della Cardiologia Pediatrica Asst Niguarda.

La sinergia

Stefano Marianeschi ha aggiunto: «Le nostre strutture hanno un numero di prestazioni ambulatoriali di circa 3.600 ecocardiografie  annue, su un totale di 8.000 accessi. Inoltre le due unità pediatriche di cardiologia e cardiochirurgia  operano circa 340 pazienti complessivi, tra cateterismi e interventi. L’iniziativa è stata possibile  grazie alla sinergia tra Intesa Sanpaolo, Cesvi e Mission Bambini in collaborazione con il nostro  Ospedale. Ci auguriamo che questo rapporto prosegua nel tempo, per il bene dei nostri pazienti.  Siamo grati e orgogliosi di aver preso parte a questo progetto».  

«Intesa Sanpaolo ha scelto di supportare sin da subito il progetto di Mission Bambini che ha  consentito di dotare l’Ospedale Niguarda di un nuovo ecografo pediatrico. Come istituzione, anche  sociale, riteniamo sia fondamentale garantire il nostro impegno per promuovere l’inclusione, che  passa anche attraverso il sostegno alla ricerca scientifica e allo sviluppo di strumenti di prevenzione  e di diagnosi precoce per poter raggiungere un numero sempre maggiore di piccoli pazienti», ha commentato Pierluigi Monceri, direttore regionale Lombardia Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo. 

Infine Alberto Barenghi, Head of National Programmes Unit di Fondazione Cesvi ha aggiunto: «Il progetto “Un nuovo ecografo per i bambini cardiopatici” ben rappresenta la volontà del Programma Formula di rispondere ai bisogni territoriali, valorizzando da un lato buone pratiche esistenti e dall’altro la capacità di costruire sinergie: solo grazie ad un’azione coordinata di rete è infatti possibile generare un cambiamento. Siamo quindi testimoni di come il connubio tra i mondi  non profit e profit possa rappresentare una risposta vincente in grado di portare soluzioni concrete, guardando al futuro».

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