Welfare

Cuba: tre giornalisti incarcerati in sciopero della fame

La denuncia di Reporter senza frontiere

di Gabriella Meroni

Reporter senza Frontiere esprime profonda inquietudine per lo sciopero della fame iniziato il 31 agosto scorso, da tre giornalisti indipendenti, Manuel Vázquez Portal, Juan Carlos Herrera Acosta e Normando Hernández González, prigionieri nel carcere di Boniatico (Santiago di Cuba, a est dell?isola). Per decisione delle autorità carcerarie, ai tre giornalisti che intendono protestare in questo modo contro le loro condizioni di detenzione, questo sciopero della fame è costato l?immediato trasferimento in un?altra prigione di cui a tutt?oggi si ignora l?ubicazione. “Si tratta del secondo sciopero della fame dichiarato in meno di un mese a causa delle deplorevoli condizioni di detenzione subite dai giornalisti nelle carceri cubane. Nella gran parte dei casi, i giornalisti prigionieri vengono trasferiti infatti a centinaia di chilometri di distanza dalle loro famiglie, in condizioni igieniche inaccettabili, con un?alimentazione assolutamente insufficiente e senza assistenza medica per chi soffre di problemi di salute”, denuncia Reporter senza Frontiere. L’organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa nel mondo chiede che sia immediatamente comunicato alle famiglie il nuovo luogo di detenzione dei tre giornalisti e che i familiari possano rendere loro visita il prima possibile. Il 31 agosto scorso, Manuel Vázquez Portal dell?agenzia stampa Grupo de Trabajo Decoro, Normando Hernández González dell’agenzia CPIC e Juan Carlos Herrera Acosta dell’agenzia APLO, insieme ad altri tre prigionieri politici, hanno iniziato lo sciopero della fame per protestare contro il trattamento “ingiusto” e “inumano” al quale vengono sottomessi nel carcere di Boniatico. I giornalisti denunciano le condizioni di estremo isolamento nelle quali sono detenuti, in celle singole, senza nessun accesso alla televisione o alla stampa, e trasferiti a centinaia di chilometri di distanza dalle loro famiglie. Con questo sciopero della fame, i giornalisti intendono denunciare anche le deplorevoli condizioni igieniche e la cattiva qualità dell?alimentazione in carcere.. Secondo Yaraí Reyes, moglie di Normando Hernández González, gli alimenti distribuiti ai prigionieri sono spesso avariati, le celle sprovviste di elettricità, mentre viene rifiutata loro qualsiasi assistenza medica. Secondo la moglie di Juan Carlos Herrera Acosta, Ileana Danger Hardy, i giornalisti prigionieri stanno protestando anche contro una misura disciplinare imposta a uno di loro. Nella notte tra l?1 e il 2 settembre, Manuel Vázquez Portal, Normando Hernández González, Juan Carlos Herrera Acosta e un altro prigioniero politico, sono stati trasferiti, per decisione delle autorità carcerarie, in un nuovo luogo di detenzione a tutt?oggi sconosciuto, malgrado l?insistenza delle famiglie per cercare di ottenere informazioni più precise. Secondo Yaraí Reyes, lo scopo di questo trasferimento è semplicemente quello di allontanare i giornalisti dagli altri prigionieri e costringerli in questo modo a interrompere il loro sciopero della fame. La moglie di Normando Hernández González si dice inoltre “disperata” poiché teme che possano essere prese delle misure di rappresaglia contro i giornalisti in sciopero della fame. Reporter senza Frontiere ricorda che il 15 agosto scorso, i giornalisti indipendenti Mario Enrique Mayo, Adolfo Fernández Sainz e Ivan Hernández Carrillo avevano iniziato lo sciopero della fame per rivendicare il diritto, per i prigionieri che soffrono di malattie croniche, di ricevere le medicine e un?alimentazione adeguata al loro stato di salute. Quando le autorità carcerarie hanno accettato di fornire a Mario Enrique Mayo una dieta compatibile con il suo stato di salute, Adolfo Fernández Sainz (che nel frattempo ha perso oltre 15 chili di peso) e Ivan Hernández Carrillo hanno deciso di interrompere lo sciopero della fame.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA