Mondo

Iraq: mancano donatori. Slitta conferenza Madrid?

Al Palazzo di Vetro ci si comincia a interrogare sull'opportunita' di rinviare la Conferenza dei donatori, in programma a Madrid dal 24 al 26 ottobre

di Paolo Manzo

I timori crescenti per la sicurezza e il ruolo ancora dominante degli Stati Uniti in Iraq continuano a frenare l’impegno della comunita’ internazionale a stanziare consistenti aiuti economici, al punto che al Palazzo di Vetro ci si comincia a interrogare sull’opportunita’ di rinviare la Conferenza dei donatori, in programma a Madrid dal 24 al 26 ottobre. Secondo quanto scrive oggi il ”Washington Post”, l’idea sarebbe quella di posticipare l’incontro fino a quando le Nazioni Unite – vittime dell’attentato del 19 agosto scorso contro il loro quartier generale a Baghdad, nel quale sono morte 23 persone, tra cui l’inviato Sergio Vieira de Mello – non saranno nuovamente in grado di rafforzare la propria presenza in Iraq e fino a quando non si sara’ arrivati a un’intesa con l’amministrazione Bush sul ruolo che l’Onu deve giocare nella ricostruzione. Nei giorni scorsi, l’amministratore americano in Iraq, Paul Bremer, aveva rivelato che saranno necessarie ”decine di miliardi di dollari” solo nel prossimo anno per i primi interventi necessari per ricostruire il Paese. Secondo un diplomatico straniero a New York, molti Paesi stanno mostrando una ”riluttanza che e’ non solo inopportuna, ma anche vergognosa” a impegnarsi economicamente per ricostruire l’Iraq del dopo Saddam. ”L’attacco (del 19 agosto) comprensibilmente ha provocato una revisione del ruolo che l’Onu dovrebbe giocare – fa eco una fonte del Palazzo di Vetro – Siamo nel bel mezzo di un processo interno, nel quale rivalutare l’impegno in tutte le aree, della ricostruzione, umanitario, politico”. Nonostante le difficolta’, secondo il giornale americano l’amministrazione Bush avrebbe comunque intenzione di confermare la Conferenza di Madrid: proprio in vista di quell’appuntamento, e’ prevista domani a Bruxelles una riunione, alla quale partecipera’ una nutrita delegazione americana, oltre a rappresentanti di varie istituzioni internazionali, come la Banca mondiale, il Fondo monetario internazionale, l’Undp. In particolare, Washington sta facendo pressioni sull’Fmi e sulla Banca mondiale perche’ riconoscano al piu’ presto il Consiglio di governo provvisorio nominato dal ”vicere” americano Paul Bremer, cosi’ da divenire un soggetto legittimato a ricevere finanziamenti dai due istituti finanziari.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA