Mondo

Iraq: bomba a Najaf, 82 i morti accertati

229 i feriti: lo hanno reso noto fonti ospedaliere

di Paolo Manzo

Sarebbero almeno 82 i morti e 229 i feriti del devastante attentato di oggi a Najaf, nel sud dell’Iraq. Lo hanno reso noto fonti ospedaliere. Nell’esplosione dell’autobomba davanti alla moschea di Ali, avvenuta al termine delle preghiere del venerdi’, e’ rimasto ucciso anche l’ayatollah Mohammed Bakr al Hakim, leader shiita. Il 10 aprile scorso, nella moschea di Ali, a Najaf, era stato ucciso a coltellate il ”rivale” di Mohammed Bakr al-Hakim, l’ayatollah Abdul al-Khoei, assassinato appena una settimana dopo il suo rientro in Iraq dopo 12 anni di esilio. Al-Kohei, ritenuto vicino agli americani, a Londra aveva fondato la ”Al-Khoei Foundation” ed era discendente di una delle piu’ importanti famiglie sciite in Iraq, come del resto il suo rivale: i loro padri erano stati in tempi diversi la massima autorita’ religiosa del mondo sciita. L’attuale leader supremo degli sciiti e’ il Grande Ayatollah Ali Al-Sistani, che era stato posto agli arresti domiciliari a Najaf dal regime di Baghdad. Al Sistani, 73 anni, ha preso il posto del padre di Khoei, morto agli arresti domiciliari nel 1992. Questi era succeduto al padre di Al Hakim, morto nel 1970.


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