Famiglia
Si abbassa l’età della prima sigaretta
Il primo tiro si fa in media a 13 anni; a 16 un ragazzo su due fuma
Il primo tiro lo danno che sono ancora sui banchi delle medie. Qualcuno prova, tanto per sentirsi grande, poi smette, ma la maggior parte continua, e a 16 anni un ragazzo su due fuma, in maniera regolare o occasionale. Il fumo è sempre più giovane, l?età della prima sigaretta si abbassa sempre di più.
Ce lo dicono dati e statistiche nazionali, ce lo conferma una ricerca condotta dalla Lega per la lotta contro i tumori tra oltre 600 studenti di sette scuole superiori fiorentine. I ragazzi cominciano a fumare sempre prima: l?età media della prima sigaretta è 13 anni e mezzo, e l?80% dei teenager dà il primo tiro tra i 12 e i 15 anni. E ne fumano sempre di più: quasi la metà dei fumatori regolari, da 6 a 10 al giorno, il 28% da 11 a 20, il 7% oltre le 20. Per questo la Lega per la lotta contro i tumori ha lanciato il progetto ?Scuole No Smoking?, sperimentato prima in una scuola, la Santissima Annunziata al Poggio Imperiale, ed esteso poi ad altre: attualmente, 12. L?obiettivo è sensibilizzare e coinvolgere studenti e insegnanti sui temi del fumo.
Con l?aiuto dei ?No Smoking Angels?, una task force di ragazzi, volontari, formati dagli psicologi della Lega, addestrati per convincere i loro compagni a smettere di fumare: col vantaggio di usare, ovviamente, il loro stesso linguaggio, e di porsi da pari a pari. Ogni scuola dovrà poi tradurre nella sua realtà le questioni affrontate, e stilare un regolamento che stabilisca dove si fuma e dove no, chi deve fare rispettare il divieto, quali sono i mezzi di dissuasione da mettere in atto prima di arrivare alla multa.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.