Mondo

Maurizio Costanzo: un anno di svolte. Una scelta privata, consapevole e felice

Il celebre anchorman non vuole pubblicità sulla sua decisione e parla della nuova stagione dello storico show , che ha rinnovato l’attenzione sui temi sociali.

di Benedetta Verrini

E’ deciso a mantenere il più totale riserbo sulla sua scelta adottiva, che nelle scorse settimane è finita alla ribalta dopo la pubblicazione di alcune foto sui giornali. «Non ne voglio parlare, per rispetto alla persona che è stata adottata» commenta Maurizio Costanzo, raggiunto al telefono da Vita nella sua villa di Ansedonia, dove sta concludendo le ferie con la famiglia dopo un intenso anno di attività. Il celebre giornalista e anchorman televisivo è giustamente geloso di un?esperienza di accoglienza tutta personale, che però rivela una fortissima sensibilità sul fronte dell?infanzia e dei minori in stato d?abbandono. Sarà pure un caso, ma mai come quest?anno il suo popolarissimo programma, il Maurizio Costanzo Show, ha trattato temi sociali, ha approfondito argomenti legati all?emarginazione e al disagio. E promette di continuare, con la stessa ricetta vincente, anche nella prossima stagione. Vita: Temi «difficili» in prima linea, un approccio più sperimentale con ragazzi seduti per terra, voci e storie dal pubblico. Il Costanzo Show si è dato una svolta sociale? Maurizio Costanzo: A dire il vero, in 22 anni di trasmissione ci siamo sempre occupati molto di sociale. Siamo stati i primi, ad esempio, a parlare di barriere architettoniche, invitando gli amministratori locali e dando voce ai disabili che non riuscivano a vivere le loro città. Quest?anno abbiamo sperimentato una serie di approcci differenti, come nelle puntate con gli universitari seduti per terra, in cui oltre ai temi del sociale abbiamo anche parlato di fede, di poesia. E poi ci sono state le puntate con il pubblico protagonista, in cui abbiamo cercato storie in mezzo alla platea, valorizzando esperienze di vita vera. Vita: Qual è la ricetta per trattare questi argomenti? Costanzo: Se il Maurizio Costanzo Show fosse stato in onda in agosto, nei giorni dell?emergenza anziani, non ci sarebbero stati dubbi: il microfono l?avremmo dato a loro. Per me è fondamentale far parlare i protagonisti, chi vive ogni giorno sulla sua pelle il disagio, le difficoltà, l?emarginazione. Per questo in trasmissione preferisco dare la precedenza alle testimonianze e alle storie, piuttosto che agli esperti. Vita: Quali temi sono stati maggiormente trattati? Costanzo: Un argomento che coinvolge migliaia di persone, su cui torneremo anche in autunno, è il disagio psichico. Nella passata stagione abbiamo avuto ospiti alcune madri di ragazzi borderline, che hanno raccontato il loro vissuto quotidiano. Un altro grande tema è quello del Dopo di noi, cioè il destino dei ragazzi disabili alla morte dei loro genitori. Poi ci sono altri argomenti, delicatissimi e purtroppo persistenti, come la pedofilia. Vita: Qual è la risposta del pubblico? Costanzo: è molto buona: a queste puntate seguono sempre lettere, telefonate, scie di dibattito. Per questo non penso che il sociale sia un tema difficile per la televisione, anche perché il pubblico reagisce sempre molto bene. Sono almeno dieci anni che non facciamo più la cosiddetta «tv del dolore» ma, sotto un certo punto di vista, credo che anche quella avesse un suo senso: interveniva a segnalare situazioni estreme, di emergenza, là dove c?era una mancanza legislativa, oppure l?assenza o l?indifferenza dello Stato. Vita: Oltre agli argomenti che ha citato, ci sono state anche puntate molto coinvolgenti sul problema dei bambini in istituto. Costanzo: è un tema che abbiamo affrontato già due anni fa, per il caso della Romania, uno Stato che ha migliaia di minori abbandonati e relegati in orfanotrofio. Durante la trasmissione, in cui avevamo invitato anche una parlamentare europea, ho dichiarato che non mi spiegavo come un Paese con l?infanzia ridotta in quella condizione potesse entrare nell?Unione Europea. Suscitammo una grande emozione. Vita: Questa rinnovata attenzione al sociale del Costanzo Show è anche il riflesso di una scelta di vita personale di Maurizio Costanzo? Costanzo: Non voglio dare pubblicità a questa scelta dell?adozione, lo ripeto. Se mai dovessi parlarne, lo farei in un certo modo, e di sicuro non per parlare di me. Posso solo dire che io e mia moglie abbiamo fatto questa scelta consapevoli e felici.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA