Mondo

Iraq: servono decine di milardi di dollari

L'appello lo lancia il coordinatore americano Paul Bremer, dal ''Washington Post''. si prevedono "lacrime e sangue" per i contribuenti Usa

di Paolo Manzo

Nel corso del prossimo anno, all’Iraq serviranno ”diverse decine di miliardi” di dollari dall’estero per ricostruire le infrastrutture e dare impulso alla disastrata economia del paese. Ai contribuenti americani ed ai governi stranieri verra’ chiesto di contribuire con somme determinanti. A fare il quadro della situazione economica e della ricostruzione in Iraq e’ il coordinatore americano Paul Bremer, citato dal ”Washington Post”. Per dare un’idea di quanto critica sia la situazione economica irachena, Bremer ha spiegato che ”e’ praticamente impossibile esagerare” quando si fa il punto sulle necessita’ economiche del paese. Solo assicurare il funzionamento del sistema elettrico costera’ due miliardi di dollari, mentre ce ne vorranno sedici per dotare il paese di un sistema di depurazione dell’acqua. Cifre che vanno sommate ai quattro miliardi che il Pentagono investe ogni mese per coprire i costi delle operazioni militari in Iraq. Ora e’ stato avviato ”un dialogo molto intenso” con il consiglio di governo iracheno sulla necessita’ di aprire al piu’ presto il paese agli investimenti stranieri, ha spiegato Bremer ai giornalisti del quotidano americano. Altro obiettivo e’ quello di ottenere fondi dai governi stranieri, ma molti paesi hanno lasciato intendere che preferiscono non intervenire a meno che nella gestione della fase postbellica in Iraq non venga rafforzato il ruolo delle Nazioni Unite. Bremer ha incontrato ieri il consgliere per la sicurezza nazionale Condoleeza Rice ed il segretario di Stato americano Colin Powell prima di iniziare un breve periodo di vacanza.


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