Mondo

Una proposta in margine alla legge sulle adozioni

Proposta per le adozioni internazionali

di Redazione

Un difensore civico per i genitori che vogliano denunciare discriminazioni nelle pratiche di adozione internazionale.
È la proposta lanciata dalla senatrice Ersilia Salvato di Rifondazione comunista, la quale chiede la creazione di questo istituto di tutela dei diritti dei cittadini anche in un campo estremamente delicato come quello delle adozioni. In questi giorni, il Senato sta esaminando il nuovo testo che regolamenterà le adozioni internazionali. Sono molte le novità; una di queste potrebbe essere l?introduzione del difensore civico per l?adozione.
La proposta della Salvato prevede che «al difensore civico possono rivolgersi tutte le persone che, essendo state a vario titolo interessate a pratiche per l?adozione, vogliano denunciare ritardi, irregolarità o frodi, da parte dei soggetti e degli organi preposti all?adozione».
Rispettando lo spirito che caratterizza l?istituto, «il difensore civico per l?adozione», recita il testo, «svolti gli opportuni accertamenti, ove riconosca la fondatezza della segnalazione fattagli, ne informa, se del caso, le autorità competenti».
Si tratta di un organo collegiale composto da quattro membri, due eletti dalla Camera dei deputati e due dal Senato, scelti tra «persone di comprovata esperienza nel campo dell?adozione».
La proposta di Ersilia Salvato ha, però, suscitato polemiche e dubbi da parte delle forze politiche. Le perplessità di Carla Mazzuca, presidente della commissione Infanzia del Senato: «Innanzitutto, la coppia che venisse giudicata non idonea può presentare ricorso alla Corte d?appello. Inoltre, il difensore civico non ha poteri di intervento. Se si vuole il difensore civico, sarebbe opportuno attribuirgli maggiori poteri coordinandolo con la Commissione nazionale per le adozioni internazionali». Il testo di legge sulle adozioni internazionali sarà presto esaminato dal Senato.

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