Volontariato

La svolta del sostegno

La campagna “Mille fax per un diritto” si avvia a una felice conclusione risolte con una modifica di legge le questioni della formazione e della nomina dei docenti di sostegno. Ora resta da superare

di Redazione

La battaglia degli insegnanti di sostegno sta per avviarsi a una felice conclusione. La commissione cultura del Senato ha approvato un emendamento al disegno di legge 932 che permetterà l?immissione in ruolo degli insegnanti di sostegno specializzati e con una anzianità di almeno 360 giorni negli ultimi cinque anni. In tal modo viene scongiurato un pericolo che le associazioni degli insegnanti avevano più volte denunciato in questi mesi: che i ragazzi disabili venissero affiancati da docenti non adeguatamente preparati al loro difficile ruolo. L?emendamento, che riguarda l?articolo 8, è stato introdotto nel decreto legge dal senatore Lombardi Satriani della Sinistra democratica ed è appoggiato da Verdi e Popolari nonostante il parere contrario del governo. Se l?aula del Senato la settimana prossima darà il via libera, dunque, si potrà dare piena attuazione alla legge italiana sulla didattica dei portatori di handicap, consentendo di risolvere uno dei problemi più gravi che affliggono gli alunni disabili: la continua rotazione degli insegnanti di sostegno. L?altra importante novità introdotta dall?articolo 8 é la creazione di un?apposita classe di concorso per la copertura dei posti di sostegno. Vengono così finalmente accolte le richieste delle numerose associazioni di categoria degli insegnanti di sostegno (56 mila in Italia) che avevano anche organizzato uno sciopero il 16 dicembre scorso manifestando davanti a Montecitorio. La protesta dei docenti ha radici lontane, e prende origine dalla campagna sostenuta anche da ?Vita? e denominata ?Mille fax per un diritto? partita nella primavera di due anni fa. Le ultime leggi finanziarie avevano infatti fortemente ridotto la misura dell?intervento dell?insegnante di sostegno specializzato e proposto corsi brevi di ?riqualificazione? finalizzati al sostegno per docenti in esubero. Un modo per ?riciclare lavoratori? secondo le associazioni di insegnanti, che avevano definito questi corsi brevi (450 ore invece di 1300) ?improvvisati e perniciosi?, non in grado di rispettare i bisogni e le difficoltà di integrazione degli alunni con handicap. La Finanziaria del 1998 invece di aggiustare la situazione la peggiorava, introducendo un nuovo parametro con cui determinare l?organico del personale di sostegno: si proponeva un insegnante di sostegno ogni 150 alunni iscritti, misura che avrebbe comportato tagli drastici degli interventi. Ma ecco in dettaglio le novità della legge: innanzitutto, il rapporto studenti-insegnanti è stato ridotto da 1:150 a 1:138, scongiurando il taglio di migliaia di posti, e introducendo per di più una deroga a tale rapporto nel caso siano presenti alunni con handicap grave; è stato rifinanziato il fondo della legge 104/92 sui diritti delle persone con handicap; infine, nell?assegnazione dei posti di sostegno verrà data la precedenza agli insegnanti specializzati con i corsi biennali di 1300 ore rispetto a quelli che hanno seguito i corsi brevi di 450 ore. Tutto risolto, dunque? Sembra proprio di sì, a meno che sia lo stesso governo a proporre, in sede di discussione nell?aula del Senato, di eliminare l?articolo in questione. Ma l?appoggio di Verdi e Popolari rende fiduciosi senatori e insegnanti sul buon esito della votazione.

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