Mondo

Rwanda: a Kagame il 94,3% dei voti

''La nostra vittoria dovrebbe essere una lezione per il resto del mondo, il Ruanda e' sulla giusta strada'': cosi' l'ex leader dei ribelli dell'etnia Tutsi ma c'è l'ombra di brogli

di Paolo Manzo

Con il 94,3 per cento dei voti Paul Kagame ha vinto le elezioni ed e’ stato confermato presidente del Ruanda. La dichiarazione ufficiale e’ stata data oggi dalla commissione elettorale al termine dello spoglio di tutte le schede elettorali. ”La nostra vittoria dovrebbe essere una lezione per il resto del mondo, il Ruanda e’ sulla giusta strada”: cosi’ l’ex leader dei ribelli dell’etnia Tutsi ha commentato la sua vittoria, aggiungendo che ”anche gli oppositori dovrebbero collaborare nella costruzione del paese”. Ma il suo appello non sembra essere stato accolto dal principale candidato dell’opposizione, Faustin Twagiramungu, che ha contestato il risultato del voto. ”Non accetto queste elezioni. Questa non e’ democrazia. Quasi il 100 per cento? Non e’ possible”, ha detto l’ex premier, un moderato dell’etnia Hutu, che ha annunciato un ricorso alla Corte Suprema. Secondo quanto hanno riferito fonti indipendenti straniere, le votazioni si sono svolte in un clima pacifico, anche se alcuni osservatori dell’Unione Europea hanno riferito che durante la campagna elettorale ci sono state delle intimidazioni nei confronti dei sostenitori delle forze di opposizione. Paul Kagame e’ stata la figura centrale della politica del Ruanda dal 1994, quando ha preso il controllo della capitale alla guida di un movimento ribelle, il Fronte patriottico ruandese (Rpf), mettendo fine al genocidio costato la vita a 800mila persone. Da allora e’ stato ministro della difesa e vicepresidente, sotto la presidenza di Pasteur Bizimungu, un hutu moderato che ha lasciato alcune poltrone ai membri del Rpf. Nel 2000 Kagame e’ diventato il presidente del Ruanda, quando Bizimungu ha lasciato il potere.


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