Welfare
Convention di Milano: attenzione ai giudizi affrettati
Lettera sulla Convention di Milano
di Redazione
Leggo con piacere sul numero 5 di Vita la sintesi dell’intervento del cardinal Martini. Con meno piacere a pagina 5 l’articoletto sulla Convention, perchè ho trovato tale cronaca superficiale e con totale assenza di senso critico per un avvenimento di per sè interessante, ma scarso di contenuti progettuali.
Non basta la pubblicazione del libro bianco per recuperare una cultura sociale delle imprese. Il progetto sulla sponsorizzazione sociale non vede per adesso coinvolto in fase progettuale il mondo del terzo settore milanese. inoltre le affermazioni dell’assessore che Milano è il comune d’Italia che più stanzia in bilancio per i servizi sociali è un parametro monco, perchè il raffronto va fatto con le grandi città europee. Spero che questo sia solo un incidente di percorso perchè l’assenza di critica costruttiva, sostituita dalla mera celebrazione di un evento è molto lontana da ciò che vorrei leggere sulle vostre pagine.
Guido De Vecchi, Milano
Risponde R.Bonacina: A pagina 5 di Vita non c’era nessuna cronaca della Convention milanese. Come dice la testata delle pagine 5 e 6 del nostro settimanale si tratta di “News”, ovvero di notizie al massimo di 10 righe. Sul contenuto della Convention, abbiamo scelto, come lei ha notato, di valorizzare nell’editoriale l’intervento che abbiamo preferito, quello del Cardinal Martini. Riguardo agli altri rilievi aspetterei un pò prima di giudicare pregiudizialmente un assessortao che ha l’indubbio merito di aver preso delle iniziative pubbliche coraggiose e trasparenti.
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