Cultura

Una collana di libri per le passioni sociali e civili

L'iniziativa promossa da VITA e dalla casa editrice “La Meridiana”. Già in distribuzione i due primi titoli. L'obiettivo? Essere uno strumento di azione politica, ridisegnando la dimensione di cittadinanza dell’azione del Terzo Settore, dando spazio al racconto di esperienze o metodi di intervento sociale esemplari

di Stefano Arduini

Qualsiasi sentimento, impressione, sensazione che agisce sull’animo, a cui l’animo soggiace”. Così la Treccani definisce il termine “passione”. “Passioni” è anche il titolo della nuova collana editoriale promossa da VITA e dalla casa editrice “La Meridiana”. «Il nome», spiega l’amministratore delegato di VITA Giuseppe Ambrosio, «rimanda alle passioni che stanno alla base di tante esperienze sociali che ogni giorno raccontiamo su vita.it e ogni mese sul magazine. Passioni che gemmano realtà associative, esperienze civili, metodi di intervento sociale a cui offriamo uno spazio di racconto “lungo” e ragionato». Del resto da una passione nel 1994 è nata VITA (passione che il fondatore Riccardo Bonacina definirebbe “moto di rabbia” per la scarsa considerazione che allora avevano i soggetti sociali). E da una passione sono nate le “edizioni la meridiana”. In questo caso intorno a un personaggio carismatico del calibro di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta (Bari), presidente di Pax Christi e leader del movimento pacifista italiano sino alla sua morte avvenuta nell’aprile del 1993 a 58 anni.

Il nome “Passioni” rimanda alle passioni che stanno alla base di tante esperienze sociali che ogni giorno raccontiamo su vita.it e ogni mese sul magazine

Giuseppe Ambrosio, ad di VITA


«La nostra esperienza editoriale nasce nel 1987 a Molfetta, nel clima di impegno civile sulle questioni dell’emarginazione, della pace e della non-violenza che si era creato grazie a don Tonino. Io venivo dall’Azione Cattolica e mi ritrovai coinvolta in quel «salto infrastrutturale» a cui ci spinse don Tonino e che portò alla nascita de “la meridiana”», ricorda Elvira Zaccagnino, oggi direttore generale della casa editrice. C’è un filo rosso che riunisce tutte le collane de “la meridiana”. La lettera “P”, l’iniziale che dà il titolo a tutte le serie di libri. “P” come “Passioni” dunque. «Passioni che si fanno pratica sociale e quindi pratica culturale», aggiunge Zaccagnino.

A noi interessa raccontare “passioni” che si fanno pratica sociale e quindi culturale

Elvira Zaccagnino, dg di edizioni la meridiana


La collana esordisce con due libri. Il primo, opera della giornalista di VITA Sara De Carli si intitola “Le mie dita di hanno detto” e ripercorre la vita della fondatrice della Lega del Filo d’Oro Sabina Santilli. Si tratta di una terza edizione rivista e arricchita rispetto alla prima uscita nel 2018.
“Passaggi di futuro” è invece il secondo titolo. Un volume a cura di Cristina Di Modugno e Giovanna Magistro, la prima sociologa e vicepresidente di Meters, la seconda educatrice e presidente sempre di Meters (Studi e ricerche per il sociale) che con una serie di interviste ripercorrono la storia del sociale degli ultimi 30 anni in Puglia.

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Spiega Ambrosio: «La collana è aperta ai contributi di organizzazioni o singoli protagonisti del sociale che vogliano utilizzare lo strumento del libro per raccontare un’esperienza o un metodo». Il meccanismo sostanzialmente è questo: gli interessati forniscono uno scritto in formato di bozza (qui la mail di riferimento: passioni@vita.it), che viene preso in carico dalla redazione di VITA integrata con quella della meridiana. Saranno loro ad occuparsi della curatela, dell’editing, della promozione e della distribuzione del prodotto.

Questi libri vogliono essere uno strumento di azione politica, ridisegnando la dimensione di cittadinanza dell’azione del Terzo Settore. «Siamo in un momento storico», chiosa Zaccagnino, «in cui ci pare necessario riaccendere la fiamma della passioni sociali e civili che paiono sopite, servono narrazioni ed esempi che possano essere presi come punti di riferimento, in primis dai giovani». Diceva don Tonino Bello: «Ragazzi, io vi auguro che lo Spirito Santo vi metta inquietudine davanti alle cose che non sono buone, che non sono oneste, che non sono giuste, che non sono pulite». L’inquietudine di una passione.

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