Famiglia

Italiani in fasce Questo l’abc che piace a Rosi

Le famiglie divise in tre: quelle che non pagano, quelle esenti a metà e quelle che dovranno pagare tutto

di Giampaolo Cerri

Invece del fatidico ?trentatré?, lo specialista ci chiederà di dire A, B, C, cioè le tre fasce di reddito previste dal sanitometro in cui saranno divisi gli italiani. Per il calcolo si fa riferimento all?indicatore della situazione economica, il cosiddetto ?riccometro? di recente istituzione che prevede una franchigia di 50 milioni nel valore del patrimonio (la detrazione sale a 70 milioni se si possiede solo la casa in cui si vive) e la scala di equivalenza che tiene conto dei carichi familiari. Saranno totalmente esentate dal pagamento dei ticket sanitari soltanto le famiglie della fascia ?A? con un reddito di 18 milioni annui. Ticket ridotti, invece, per le famiglie della fascia ?B? con redditi compresi tra 18 e i 36 milioni annui. Prezzo pieno per le famiglie che guadagnano più di 36 milioni l?anno: che rientrano quindi nella fascia ?C?. Il reddito del nucleo familiare si ottiene sommando i redditi veri e propri con quelli figurativi (derivanti cioè da attività finanziarie) Dalla somma, poi, si detraggono 2,5 milioni se si abita in un appartamento affittato, somma che sale a 3,5 milioni se, i componenti della famiglia non posseggono altri immobili a uso abitativo o residenziale nel Comune di residenza. Detrazioni sono poi previste per bambini, anziani e single: 5 milioni per ogni figlio sotto i 6 anni e per gli anziani sopra i 65. Superati i 75 anni sarà possibile detrarre altri 2 milioni. Anche il single potrà detrarre dal proprio reddito i 5 milioni. Il sanitometro entrerà in vigore nel 2000. La pressione dei sindacati ha indotto il governo prodi a sperimentare, in alcune regioni di prossima individuazione, il nuovo sistema per tutto il ?99. Dopo la sperimentazione ed una primo periodo di applicazione, le regioni potranno modificare le fasce di reddito per le esenzioni del 20% in basso e in alto. Rimangono gratuite l?assistenza ospedaliera, la medicina di base, la prevenzione, le prestazioni in gravidanza mentre entro l?estate saranno rese note le esenzioni per patologie per le quali non si pagherà, in nessun caso, il ticket. La riforma, fa sapere il ministro Bindi, è a costo zero e dovrebbe portare allo Stato maggiori entrate per 29 miliardi.


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