Welfare

Bimbi, un ticket sull’età

Cara salute: Sconti per i bambini, finché non vanno a scuola. Ecco tutte le sorprese (e le assurdità) del sanitometro

di Giampaolo Cerri

C?era una volta la mutua. Simbolo dell?Italia delle garanzie, l?assistenza sanitaria gratuita era una certezza per le famiglie del Bel Paese. Al punto che, negli anni ?70, il concetto era entrato a far parte nella grande comunicazione popolare di Carosello. ?Ma mi lasci, non c?ho la mutua?, diceva infatti Joe Condor, protagonista dello spot del cioccolato nazionale. Da qualche giorno, questa certezza, peraltro scardinata negli anni dal pié di porco dei ticket, non esiste più. Con un decreto legislativo il governo ha infatti varato il sanitometro, uno speciale lasciapassare per i servizi sanitari. Le famiglie italiane, divise in tre grandi fasce in base al reddito, potranno essere assistite dal servizio sanitario nazionale partecipando, in diversa misura, alle spese delle prestazioni. L?esenzione dal pagamento verrà concessa ai nuclei con redditi così bassissimi, (vedi articolo a fianco) che praticamente poche famiglie ne potranno beneficiare. «Il problema maggiore sono proprio le fasce di reddito», commenta Elio D?Orazio, presidente dell?Auser, Autogestione servizi solidarietà, la più grande associazione di volontari che si occupa della Terza età. «Se le soglie rimarranno così basse», spiega, «verranno escluse dalla gratuità troppe famiglie di anziani». In effetti, una coppia di pensionati, con casa di proprietà rischia di pagare ticket su ticket. Senza contare, che gli anziani, più di altre categorie, hanno un crescente bisogno di assistenza sanitaria. Se il sanitometro è strumento di perequazione, osservano all?Auser, deve tener conto anche della diversità dei bisogni delle famiglie anziane. «Temo che il provvedimento finisca per essere vessatorio nei confronti della terza età che, con la riforma delle pensioni, ha già pagato molto», conclude D?Orazio, dichiarando di confidare nella fase sperimentale per richiedere al Governo i necessari correttivi. Inquietudine anche al Forum delle associazioni familiari. «L?unica cosa positiva è la conferma del principio dei carichi familiari», afferma il segretario Luisa Santolini, «che solo qualche anno fa era inimmaginabile». Le perplessità riguardano tutto il resto: «Piuttosto che adottare questa politica familiare ?del bilancino?», osserva, «lo Stato farebbe meglio a sostenere tutte le famiglie che hanno il coraggio di accollarsi delle prestazioni normalmente erogate dalla mano pubblica». Una scelta ?affettiva? che fa risparmiare le finanze pubbliche. Il Forum propone infatti «di premiare chi sceglie di accudire a casa gli anziani non autosufficienti e i congiunti con disabilità gravi». Il segretario va giù pesante: «Perchè non dare 2 milioni al mese chi assista a casa persone che normalmente sarebbero a carico del servizio sanitario?». Luisa Santolini ne fa anche una questione di principio: quello di sussidiarietà. «Abbiamo uno Stato che gestisce tutto senza lasciare alcun spazio alternativo alle famiglie», chiarisce, «che non prevede un loro ruolo ?in concorrenza?. Non c?è posto per la famiglia o i gruppi di famiglie che si organizzano per rispondere a questi bisogni. Il primo non-profit è la famiglia: allora diamole i riconoscimenti che si merita, anche quelli economici». E comunque, il bilancino di Rosy Bindi funziona davvero male: «Figli e anziani valgono davvero poco», protesta il Forum, «i relativi sgravi in questo sanitometro sono davvero risibili. Per i bambini oltre i sei anni, ad esempio, non ce ne sono. Curarli successivamente è considerato un lusso?» Obiezioni anche sui criteri di determinazione del reddito: «Una coppia che abbia lavorato tutta la vita, conducendo una vita sobria e risparmiando qualcosa, ecco che viene penalizzata», conclude la Santolini, «chi invece ha vissuto da ?cicala? e non ha accantonato niente, potrà accedere alle prestazioni gratuite o con lo sconto». Ma il risparmio, si chiede il Forum, non era un valore? Visite, analisi e cure: fate i conti Esenti dai ticket: famiglie di fascia A (reddito di 18 milioni) DETRAZIONI di 5 milioni per bambini sotto i 6 anni e anziani sopra i 65 Ecco come cambia il ticket su alcuni tipi di prestazioni a seconda del reddito familiare: PRESTAZIONE FASCIA B FASCIA C Cure termali 100.000 200.000 Pronto soccorso 50.000 100.000 Visite specialistiche 60.000 100.000 Day hospital diagnostico 75.000 150.000 Analisi laboratorio 70% del costo 85% del costo


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