Welfare

Carissima Silvia, ricordo Enzo un gentiluomo

Gentile e cara signora Silvia Tortora le scrivo perché ho letto sul “nostro” settimanale, “Vita”, l’articolo da lei scritto per rievocare la memoria di suo padre, Enzo Tortora.

di Redazione

Mi sono commossa nel leggerla e ho capito quanto grande è ancora il suo dolore. Ma deve essere così perché non si spenga la memoria di questa ingiustizia. Questo dolore che lei prova è il costo del bene che lei vuole sempre al suo papà. Non è poco. Il Signore ne terrà conto. L?amore è sempre una cosa grande, ma è sopratutto un dono di Dio saperlo donare. Ricordo con affetto il suo papà. Il programma da lui condotto era un entrare lieve, educato, nelle famiglie e non turbava mai chi stava guardarlo. Era anche elegante nel parlare, e oggi è una virtù così rara. Chi le scrive il 18 maggio ascolterà la Messa in memoria di suo papà.
Carmen Balbo,
Merano

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