Non profit

Il prezzo di libertà e innovazione

Un'occasione per Vita di tracciare un bilancio di questa prima parte del 2003.

di Riccardo Bonacina

Il numero di questa settimana, che vi rimarrà tra le mani 15 giorni (l?appuntamento con Vita è per il prossimo 22 agosto), ci offre l?occasione per fare insieme a voi lettori, patrimonio primo e insostituibile della nostra esperienza editoriale, un bilancio della prima parte d?anno. Questi mesi del 2003 hanno confermato innanzitutto la crescita di stima e di interesse intorno al nostro percorso editoriale che si riconferma, a nove anni dal suo inizio, del tutto unico e originale. Una stima che si è tradotta nella capacità di aggregare nuovi lettori e nuove aziende interessate a comunicare con la parte di società che questo settimanale racconta e rappresenta: più lettori (+18%), quindi, e più inserzionisti pubblicitari (+15%), pur in un contesto di generale depressione per le aziende editoriali.
Impressionante è stata anche la crescita del nostro Comitato editoriale, vera e propria assemblea degli stake-holders, che affianca con compiti di indirizzo la direzione del giornale. In soli sei mesi le associazioni di Terzo settore, di primo e secondo livello, che hanno sottoscritto un protocollo di intesa con la nostra società editoriale sono diventate 55 (erano 32 a fine 2002) e insieme rappresentano oltre 5mila realtà non profit.
Un trend di crescita che ovviamente va al di là dei nostri meriti e che soprattutto esprime il bisogno di un?informazione indipendente e schierata innanzitutto dalla parte dei cittadini, dei loro problemi e dei corpi sociali intermedi.
è ovvio che vorremmo far di più e meglio, i nostri cassetti sono pieni di sogni: vorremmo dare sempre più servizi tramite il nostro sito internet (20mila abbonati alla newsletter e 10mila utenti unici al giorno), vorremmo fare un settimanale sempre più attento e ricco di contenuti e informazioni.
Vorremmo, lasciatecelo dire, mandare a quel paese con più serenità tutti coloro che in questi mesi hanno provato a far pressione su di noi perché troppo ?di sinistra?, o troppo ?di destra?, o troppo ?di centro?, mandare a quel paese tutti coloro che alla soluzione dei problemi antepongono la cambiale in bianco dell?essere schierati o di qua o di là.
Un paio di cose però vogliamo fare subito, vogliamo dare un segno reale, concreto, d?innovazione e di cambiamento possibile. Il primo segno è quello di consegnarvi un settimanale stampato su carta riciclata al 100%. Il secondo diventerà operativo entro settembre: le 15mila copie spedite settimanalmente ai nostri abbonati saranno confezionate non più in cellophan ma in Mater-Bi, una nuova generazione di bio-plastica derivata da materie naturali rinnovabili, progettata nella logica del basso impatto ambientale: mantiene le caratteristiche della plastica nell?uso, ma è completamente biodegradabile in un tempo massimo pari a un ciclo di compostaggio. Vita con queste due scelte editoriali diventerà il settimanale più sostenibile d?Europa. Lo sottolineiamo con orgoglio.
L?indipendenza e l?innovazione hanno dei costi, e in un?epoca in cui si privatizzano le risorse pubbliche noi crediamo che lo sforzo e l?impegno di tanti singoli possa contribuire a ristabilire dei beni pubblici, cioè di tutti, in primis un percorso editoriale come il nostro. Perciò da questo numero Vita costerà 0,30 centesimi in più: è lo sforzo che chiediamo a tutti voi che stimate il nostro settimanale e le sue scelte difficili e innovative. Con una sorpresa per gli abbonati, il costo dell?abbonamento non aumenterà, è un segno di riconoscenza ai nostri primi sostenitori e azionisti.

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