Non profit
Il prezzo di libertà e innovazione
Un'occasione per Vita di tracciare un bilancio di questa prima parte del 2003.
Il numero di questa settimana, che vi rimarrà tra le mani 15 giorni (l?appuntamento con Vita è per il prossimo 22 agosto), ci offre l?occasione per fare insieme a voi lettori, patrimonio primo e insostituibile della nostra esperienza editoriale, un bilancio della prima parte d?anno. Questi mesi del 2003 hanno confermato innanzitutto la crescita di stima e di interesse intorno al nostro percorso editoriale che si riconferma, a nove anni dal suo inizio, del tutto unico e originale. Una stima che si è tradotta nella capacità di aggregare nuovi lettori e nuove aziende interessate a comunicare con la parte di società che questo settimanale racconta e rappresenta: più lettori (+18%), quindi, e più inserzionisti pubblicitari (+15%), pur in un contesto di generale depressione per le aziende editoriali.
Impressionante è stata anche la crescita del nostro Comitato editoriale, vera e propria assemblea degli stake-holders, che affianca con compiti di indirizzo la direzione del giornale. In soli sei mesi le associazioni di Terzo settore, di primo e secondo livello, che hanno sottoscritto un protocollo di intesa con la nostra società editoriale sono diventate 55 (erano 32 a fine 2002) e insieme rappresentano oltre 5mila realtà non profit.
Un trend di crescita che ovviamente va al di là dei nostri meriti e che soprattutto esprime il bisogno di un?informazione indipendente e schierata innanzitutto dalla parte dei cittadini, dei loro problemi e dei corpi sociali intermedi.
è ovvio che vorremmo far di più e meglio, i nostri cassetti sono pieni di sogni: vorremmo dare sempre più servizi tramite il nostro sito internet (20mila abbonati alla newsletter e 10mila utenti unici al giorno), vorremmo fare un settimanale sempre più attento e ricco di contenuti e informazioni.
Vorremmo, lasciatecelo dire, mandare a quel paese con più serenità tutti coloro che in questi mesi hanno provato a far pressione su di noi perché troppo ?di sinistra?, o troppo ?di destra?, o troppo ?di centro?, mandare a quel paese tutti coloro che alla soluzione dei problemi antepongono la cambiale in bianco dell?essere schierati o di qua o di là.
Un paio di cose però vogliamo fare subito, vogliamo dare un segno reale, concreto, d?innovazione e di cambiamento possibile. Il primo segno è quello di consegnarvi un settimanale stampato su carta riciclata al 100%. Il secondo diventerà operativo entro settembre: le 15mila copie spedite settimanalmente ai nostri abbonati saranno confezionate non più in cellophan ma in Mater-Bi, una nuova generazione di bio-plastica derivata da materie naturali rinnovabili, progettata nella logica del basso impatto ambientale: mantiene le caratteristiche della plastica nell?uso, ma è completamente biodegradabile in un tempo massimo pari a un ciclo di compostaggio. Vita con queste due scelte editoriali diventerà il settimanale più sostenibile d?Europa. Lo sottolineiamo con orgoglio.
L?indipendenza e l?innovazione hanno dei costi, e in un?epoca in cui si privatizzano le risorse pubbliche noi crediamo che lo sforzo e l?impegno di tanti singoli possa contribuire a ristabilire dei beni pubblici, cioè di tutti, in primis un percorso editoriale come il nostro. Perciò da questo numero Vita costerà 0,30 centesimi in più: è lo sforzo che chiediamo a tutti voi che stimate il nostro settimanale e le sue scelte difficili e innovative. Con una sorpresa per gli abbonati, il costo dell?abbonamento non aumenterà, è un segno di riconoscenza ai nostri primi sostenitori e azionisti.
17 centesimi al giorno sono troppi?
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