Famiglia

Moldavia: servizi sociali in crisi

Il governo ha deciso la riduzione degli assistenti sociali: ce ne sarà uno ogni 50mila abitanti. La preoccupazione di AiBi e delle organizzazioni che fanno cooperazione

di Benedetta Verrini

Sempre meno assistenti sociali in Moldavia, come se la situazione socio-sanitaria fosse sotto controllo: il governo, in base a decisioni già prese e nell’ambito della nuova riforma territoriale amministrativa, ha deciso di ridurre il numero degli assistenti sociali che sono subordinati ai consigli dei distretti della Moldavia. Ne dà notizia il sito di AiBi-Amici dei Bambini (www.aibi.it), ente autorizzato alle adozioni internazionali e impegnato in importanti progetti di cooperazione sul territorio. In base al nuovo organigramma della Sezione di assistenza sociale e protezione della famiglia, ci sarà un unico assistente sociale per circa 50mila abitanti ed un unico specialista nei problemi della famiglia con bambini a rischio per circa 50mila persone. Questo significa che i beneficiari dei servizi sociali veranno marginalizzati ancora di più e verranno esclusi, in pratica, dalla solidarietà sociale. “La riduzione del numero degli assistenti sociali si scontra con la Carta Sociale Europea, ratificata anche dalla repubblica moldava – ha dichiarato Jana Costache, presidente della rete di ONG che lavorano nel sociale, 230 entri tra cui Amici dei Bambini – La Carta è infatti il documento principale a livello europeo in tema di diritti nel settore sociale ed economico”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA