Formazione

Ogm: UE, no a riapertura negoziati

Argentina, Canada, e Stati Uniti vogliono un gruppo di lavoro all'Interno dell'Organizzazione mondiale del Commercio , l'Ue dice no.

di Redazione

La Commissione europea dice no alla costituzione di un gruppo di lavoro speciale sugli Ogm da creare all’interno dell’Organizzazione mondiale del commercio cosi’ come richiesto dall’Argentina, dal Canada e dagli Stati Uniti. E questo non solo perche’ il complesso dei regolamenti messi a punto dalla Ue per l’autorizzazione alla vendita dei prodotti geneticamente modificati sono ”chiari, trasparenti, ragionevoli e non discrimatori” come sostiene il Commissario al Commercio, Pascal Lamy, ma anche perche’ la richiesta avanzata da questi Paesi potrebbe interferire negativamente nel dibattito il dibattito interno alla stessa Unione, come lascia intendere un altro componente dell’esecutivo Ue, Margot Wallstrom. ”E’ necessario precisare che noi non abbiamo nessuna intenzione di creare delle barriere agli scambi commerciali – afferma la Commissaria all’Ambiente. Ma cio’ che mi inquieta e’ il fatto che questa richiesta puo’ turbare il dibattito in Europa. Noi dobbiamo dare ai cittadini la fiducia negli Ogm e permettere loro di scegliere ed e’ dentro a questa logica che e’ stata concepita il nostro nuovo sistema regolamentare. L’approccio dell’Unione europea verso gli Ogm e’ conforme ai principi dell’Organizzazione mondiale del Commercio”. Lamy rincara la dose difenendo la richiesta dell’Argentina, Canada e Stati Uniti, come ”una procedura ingistificata”. Anche David Byrne, Commissario alla sanita’ e alla protezione dei consumatori difende le scelte della Ue. ”E’ trascorso solo un mese – sottolinea Byrne – da quando abbiamo adottato i nuovi regolamenti concernenti la vendita dei prodotti geneticamente modificati. Regolamenti stilati sulla base delle proposte piu’ recenti sul piano scientifico e internazionale”. Il Commissario si riferisce alla normativa sulla tracciabilita’ e la etichettatura dei prodotti contenenti Ogm varata lo scorso luglio. Ora l’Unione europea in vista della riunione del Omc di Cancun prevista per settembre ha voluto esprimere una posizione chiara su una materia cosi’ complessa rivendicando la legittimita’ delle proprie posizioni, che, come piu’ volte e’ stato nel tempo ribadito, si basa sul principio di precauzione ritenuto basilare per tutelare la salute dei consumatori.


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