Mondo

Liberia: la situazione è sempre più confusa

Taylor se n'è andato ma gli scontro proseguono. Così come le ondate di profughi

di Paolo Manzo

”Da ieri sera una colonna ininterrotta di civili e’ in fuga dalla zona di Buchanan. Vediamo centinaia di persone che transitano davanti alla nostra missione, qui ad Harbel, non lontano dall’aeroporto di Monrovia: uomini, donne, anziani e bambini camminano sotto una pioggia battente trasportando povere masserizie e qualche oggetto”. E’ la testimonianza di suor Annella Gianoglio, missionaria italiana della Consolata, raccolta telefonicamente dalla Misna. La religiosa parla da Harbel, circa 45 chilometri dalla capitale, non lontano dall’aeroporto ”Robertsfield”, lo scalo aereo internazionale di Monrovia. All’indomani dell’uscita di scena di Charles Taylor la situazione in Liberia resta ancora confusa. All’altezza delle piantagioni di caucciu’ della ”Firestone”, ad Harbel, vi sono migliaia di sfollati che cercano un riparo, senza cibo ne’ assistenza. ”La gente proviene dalla direzione di Buchanan ma non sappiamo cosa sia accadendo da quelle parti. Chi fugge si e’ aggiunto alla colonna di sfollati terrorizzato dal timore di nuovi attacchi. Spesso si tratta di persone che erano gia’ scappate da Monrovia, nei giorni scorsi, e ora si ritrovano di nuovo in un disperato tentativo di evitare i combattimenti”, aggiunge la suora. Secondo voci che la Misna non e’ in grado di confermare, i ribelli del Model (Movimento per la democrazia in Liberia), il gruppo armato che controlla il porto di Buchanan, il secondo del Paese, starebbero avanzando in direzione di Monrovia. Fonti religiose nella capitale, intanto, riferiscono che per tutta la notte sono riecheggiati colpi di arma nella zona orientale della citta’, in direzione dell’aeroporto e che in lontananza si udivano anche colpi di arma pesante.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA