Diritti

Scuola di leadership al femminile per 500 cooperatrici

Il progetto di formazione “Leaf” di Federlus e Confcooperative Lazio ha svolto un approfondito focus sull’occupazione e la presenza delle donne ai vertici aziendali e la riduzione delle disuguaglianze di genere

di Nicola Varcasia

Aumentare l’occupazione femminile, la presenza delle donne ai vertici aziendali e ridurre le disuguaglianze di genere. Sono questi gli obiettivi del progetto “Leaf: leadership femminile”, organizzato dalla Federazione delle banche di credito cooperativo di Lazio, Umbria e Sardegna – Federlus e da Confcooperative Lazio

Più coinvolgimento

Il programma del percorso formativo, rivolto alle dirigenti delle Bcc e delle Cooperative del Lazio e che ha coinvolto più di 500 partecipanti, ha trattato tutte le tematiche utili a promuovere il maggior coinvolgimento delle donne nella vita lavorativa, a consolidare le competenze delle dirigenti cooperatrici e renderle consapevoli del proprio potenziale. Nei sei mesi di lezione, sono stati approfonditi temi quali gestione d’impresa, gender gap, comunicazione, linguaggio di genere, nuovi modelli di vita-lavoro, amministrazione e finanza.

Ai vertici


Nel mondo del credito cooperativo, hanno spiegato gli organizzatori presentando i risultati del percorso, è in atto uno sforzo significativo per attribuire alle donne un ruolo e una presenza maggiori nelle strutture esecutive e negli organi societari aziendali, come richiesto anche da Banca d’Italia. Da qui l’idea di investire anche sul tema della formazione e quindi di realizzare questo percorso, che ha avuto anche il sostegno di Fondosviluppo e la collaborazione dell’Associazione delle donne del credito cooperativo – Idee.

Sfide

«L’adesione e la forte partecipazione che abbiamo registrato in questo progetto testimoniano l’importanza di progetti come questi, che vogliono contribuire ad avere un’effettiva presenza delle donne nella vita e nelle decisioni aziendali, con tutti i vantaggi che questo comporta per le aziende stesse e il sistema Paese. Per questo, il credito cooperativo si è fatto parte attiva di questo cambiamento», ha commentato il presidente di Federlus, Maurizio Longhi.

Foto in apertura di LinkedIn sales solutions su Unsplash

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