Famiglia

Un punto fermo chiamato Effat

Effata assiste gli internati e le loro famiglie

di Redazione

Allo scopo di assistere i duecento ospiti dell?Ospedale psichiatrico giudiziario (Opg) di Reggio Emilia, una ventina di volontari fondano nel ?93 l?associazione Effatà. Considerato ormai un punto di riferimento, questo gruppo, attivo nel settore del recupero, della riabilitazione e del reinserimento sociale degli internati, assiste anche le loro famiglie, organizzando tra l?altro alcune importanti attività. I volontari, oltre a visitare le sezioni, ascoltano, conversano, assistono e offrono aiuti pratici alle persone che vivono nella struttura, fornendo capi di vestiario o servizi di lavanderia. L?associazione si occupa anche dell?animazione: si va dalla proiezione di film all?organizzazione di partite di calcio, di tornei sportivi, di concerti. In più i volontari accompagnano chi può usufruire dei permessi giornalieri, realizzando, per chi ha i requisiti richiesti, inserimenti lavorativi in una cooperativa di solidarietà sociale. Inoltre l?associazione gestisce direttamente un?appartamento che, sotto la supervisione di due pscichiatri dell?Opg, ospita, in qualità di struttura di accoglienza intermedia, gli internati in grado di seguire programmi a breve e media scadenza. Infine per dar ?voce? alle persone rinchiuse nell?istituto e per permettere loro di comunicare con il mondo esterno, Effatà pubblica ogni mese l?omonimo giornale che si pone l?obiettivo di far sapere come vivono, cosa pensano e cosa sognano gli ospiti dell?Opg di Reggio Emilia.


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