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Reddito base per chi cerca lavoro

Due proposte di legge per assicurare ai giovani in età lavorativa un reddito minimo

di Redazione

Camera: all?esame della commissione Lavoro, in sede referente, due proposte di legge (n. 3420 e 3520) sull?istituzione del sistema di reddito formativo e di inserimento al lavoro, presentate da Renzo Innocenti e altri 13 deputati dell?Ulivo il 13 marzo del ?97 e da Giovanni Pittella e altri tre deputati dell?Ulivo il 3 aprile ?97. Assicurare ai giovani in età lavorativa un reddito minimo che corrisponda a un impegno lavorativo o formativo e consentire una precisa rappresentazione del mercato del lavoro, con un sistema che si ispira al servizio di leva. Questi gli obiettivi della proposta di legge sull?istituzione del servizio di leva di formazione e avviamento al lavoro, presentata da Giovanni Pittella e altri tre deputati della Sinistra democratica e all?esame della commissione Lavoro, in sede referente. In particolare, gli uffici anagrafe dei Comuni immagazzineranno i dati su tutte le esperienze formative e lavorative dei cittadini, anche su corsi privati, favorendo la disponibilità di forza lavoro a tempo determinato per attività di salvaguardia del patrimonio ambientale e dei beni culturali. Gli iscritti negli elenchi del servizio di leva lavoro, che abbiano un?età compresa tra i 18 e i 30 anni e che non siano impegnati a scuola o all?Università, potranno chiedere il reddito minimo mensile. Prestazioni di lavoro o frequenza di corsi di formazione per almeno 200 giornate l?anno frutteranno ai giovani 500 mila lire per i periodi di formazione e 800 mila per le esperienze lavorative. Di contenuto analogo, la proposta di legge presentata il 13 marzo da Renzo Innocenti e altri tredici deputati dell?Ulivo, sull?istituzione del sistema di reddito formativo di inserimento al lavoro, anch?essa all?esame della commissione Lavoro. Il provvedimento si propone l?istituzione di un sistema di reddito formativo di inserimento al lavoro attraverso la partecipazione a lavori di utilità sociale. Si prevede un?indennità per l?inserimento pari a 800 mila lire al mese per un impegno di 100 ore mensili. Per le attività di utilità sociale è prevista l?integrazione fino a 1.200.000 lire, con regolare copertura assicurativa e previdenziale.


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