Famiglia

Italia-lavoro minorile: 1-0

Svoltosi lunedì scorso, il primo incontro ha visto la partecipazione di tutte le parti in causa: ministeri del Lavoro e della Solidarietà sociale, sindacati, Unicef, Oil e associazioni di categoria.

di Redazione

Lo Stivale è in movimento contro il lavoro minorile. Lunedì 2 febbraio è stato presentato ufficialmente a Palazzo Chigi il ?Tavolo nazionale? incentrato su questa problematica; una scrivania permanente a cui si siederanno tutte le parti in causa: dai ministeri del Lavoro e della Solidarietà sociale, ai sindacati, all?Unicef e Oil, alle associazioni di categoria. Le attività sono ancora tutte da progettare, ma sicuramente la commissione costituenda si concentrerà sul problema del lavoro nero nel nostro Paese, la piaga di cui il lavoro minorile è un aspetto. «Le caratteristiche del lavoro dei bambini in Italia», spiega Paolo Onelli, responsabile minori per il ministero della Solidarietà sociale, «sono completamente diverse da paesi, come Cina e Pakistan, che basano la propria economia su questa attività. Per anni si è enfatizzato il problema nei Paesi del Sud: ora è arrivato il momento di affrontare il bacino oscuro del lavoro senza regole di casa nostra. Appronteremo una campagna di sensibilizzazione pubblica; quindi bisognerà puntare anche su una flessibilizzazione della struttura educativa, perché spesso è proprio la rigidità della scuola italiana a creare casi di emarginazione. Un terzo punto vedrà quindi l?intervento diretto sulle aziende nazionali che fanno uso nella produzione di questo sfruttamento». Un impegno che non può prescindere dal coinvolgimento delle parti sociali. Giacomo Barbieri, dell?Ufficio internazionale della Cgil: «Il Tavolo è prima di tutto il momento di coordinamento dei diversi settori interessati. Il lavoro minorile, infatti, è l?esito di una serie di concause sociali ed è quindi necessaria l?assunzione di responsabilità da parte di tutti». Ma per uno sradicamento del lavoro minorile non ci si può certo fermare ai confini nazionali, come spiega Maurizio Sacconi, responsabile di Oil Italia: «L?invito rivolto a noi e all?Unicef a partecipare a questa commissione dimostra la volontà di un approccio internazionale. In questi termini va anche letta l?iniziativa presa dal ministro Treu di affidarci il monitoraggio della ?produzione pulita? nel nostro Paese; un sintomo di forza, perché solo con strumenti comuni e confrontabili con altre nazioni, è possibile intervenire sul lavoro minorile?.


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