Cultura

Ogm: mais inquinato in Toscana

Presentato esposto in procura, chiesto sequestro preventivo. I semi venduti come Ogm-free

di Francesco Agresti

Un campione di granturco, prelevato dall?Arsia in un campo della provincia di Firenze, è risultato inquinato dalla presenza di Ogm. Lo ha reso noto, Tito Barbini, assessore regionale all’ Agricoltura. “Il caso?, ha sottolienato Barbini, ?riguarda al momento solo il campione di un ettaro di mais, ma poiché nell’ambito della medesima azienda altri 22 ettari sono stati coltivati con la stessa partita di semente sono in corso analisi sulle restanti superfici. Su questo terreno l’inquinamento è risultato dello 0,07 per cento, percentuale che per i tecnici indica chiaramente che non si tratta di una coltivazione Ogm. Il fatto che sia emerso questo risultato positivo dipende dalla validità e dall’estremo rigore dei nostri controlli, peraltro doverosi da parte della regione che per prima in Europa ha voluto vietare gli Ogm con una legge. Il risultato, su 1.640 ettari di mais e soia già controllati dall’Arsia, conferma che la Toscana è una regione che vuole continuare su una strategia di produzioni Ogm-free e conseguentemente di un rigoroso monitoraggio delle produzioni”. Dai primi accertamenti pare che la presenza di vegetale Ogm sia legata all’acquisto di una partita di sementi contaminata, benchè commercializzata da una multinazionale come “Ogm-free”. In attesa di ulteriori verifiche, l’Arsia ha comunque provveduto a presentare un esposto in procura, con la richiesta di sequesto preventivo delle coltivazioni. “Adesso” conclude Barbini, “seguiremo con attenzione gli sviluppi dell’indagine e le decisioni della magistratura, pronti ad intervenire con qualsiasi provvedimento si renda necessario per tutelare la qualità e la salubrità della nostra agricoltura e gli interessi dei nostri agricoltori, la salute dei consumatori”.


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