Non profit

Baby fondazioni crescono

Raccogliere altre donazioni e aiutare le piccole fondazioni locali. Ecco come funzionerà la nuova cassaforte, nata per finanziare le iniziative del Terzo settore

di Gabriella Meroni

A ddio alle Fondazioni inutili, piene di quattrini, ma talmente mastodontiche da non poterli utilizzare per venire incontro a chi ne avrebbe davvero bisogno. Da oggi nasce un nuovo modello di Fondazione, attiva a livello locale, niente affatto povera, ma finalmente in grado di distribuire gli utili per scopi sociali, cioè alle tante realtà del Terzo settore che non sono abituate a gestire ingenti risorse e a fare investimenti a lungo termine. L?idea, unica in Italia e all?avanguardia anche per gli stessi Stati Uniti, è della Fondazione Cariplo, la terza al mondo per patrimonio, che illustrerà il progetto durante un convegno che si svolgerà a Milano il prossimo 24 aprile (vedi box).
?Vita? è in grado però di anticipare tutti i particolari, grazie allo stesso curatore del progetto ?Fondazioni comunitarie? – questo il nome dei nuovi soggetti -, il dottor Bernardino Casadei. «Il Terzo settore è afflitto da una perenne sottocapitalizzazione, cioè mancanza di denaro», è la sua analisi. «Le Fondazioni invece sono ipercapitalizzate, cioè ne hanno da vendere. La nostra idea è stata far incontrare domanda e offerta». Sembra l?uovo di colombo… «Per certi versi lo è. Mi spiego: vogliamo far sorgere sul territorio, cioè in provincia, delle fondazioni più piccole, le cosiddette fondazioni comunitarie, che possano sponsorizzare i progetti più interessanti delle realtà del Terzo settore locale. Chi meglio di coloro che vivono sul territorio, infatti, conosce le esigenze della comunità?»
Il funzionamento del progetto Fondazioni comunitarie è semplice: la Fondazione Cariplo mette a disposizione 10 miliardi per ciascuna delle prime quattro province in cui partirà il progetto, e cioè Sondrio, Lecco, Bergamo e Mantova. In ciascuna di queste province si dovrà costituire (o meglio si è già costituito, afferma Casadei) un comitato d?onore formato da eminenti personalità locali più il rappresentante provinciale della Fondazione, con l?incarico di mettere a punto dei progetti validi per tre anni, su cui investire i 10 miliardi iniziali. Con questi quattrini si costituisce quindi una fondazione di diritto regionale (la fondazione comunitaria) con caratteristica di Onlus. «I 10 miliardi in realtà non si toccano, stanno in ?cassaforte?», specifica Casadei. «Si tratta sempre di investire i redditi che ne derivano. Se la comunità locale riuscirà a raccogliere altri 10 miliardi, Cariplo ne verserà ancora 10, per un totale di 30 miliardi come massimo, cioè un miliardo e mezzo da distribuire all?anno tutti gli anni, quindi 4,5 miliardi da gestire in tre anni. Niente male per una Fondazione locale». Ma non è finita qui: il progetto prevede anche la possibilità che le fondazioni comunitarie ?incamerino? (pur mantenendoli distinti) i patrimoni di altre fondazioni locali più piccole, le Fondazioni cooperative, facendoli rendere di più. Le previsioni del dottor Casadei sulla riuscita dell?iniziativa sono ottime: «Dovunque abbiamo presentato il progetto l?interesse è stato elevato, e i motivi sono chiari: l?esigenza di contribuire al bene comune senza passare dai partiti politici è in crescita, il Terzo settore pure. L?Italia non è un Paese povero, si tratta solo di tirare fuori le risorse».

Fondazioni comunitarie
Nasceranno a Milano il 24 aprile

Le Fondazioni comunitarie nascono da un?idea della Fondazione Cariplo che ha preso forma nel novembre del 1997, e saranno presentate ufficialmente al pubblico nel corso di un convegno internazionale dal titolo ?Le Fondazioni al servizio della comunità civile?, che si svolgerà a Milano il 24 aprile presso il centro congressi della Cariplo in via Romagnosi 6. A questo appuntamento, che segna l?avvio in Italia di un modello di fondazione decisamente all?avanguardia per l?Europa e anche per certi settori del mondo anglosassone, vedrà la partecipazione tra gli altri del presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, del presidente del Cnel Giuseppe De Rita, dell?onorevole Roberto Pinza, sottosegretario al Tesoro, oltre a una serie nutrita di esperti provenienti da numerosi Paesi del mondo.
In particolare, per il varo delle Fondazioni comunitarie Cariplo si è avvalsa della consulenza di Donnel Mersereau, responsabile del Michigan Community Foundations? Youth Project, il corrispettivo statunitense delle Fondazioni comunitarie che verranno lanciate in Italia. Per saperne di più sulle Fondazioni comunitarie e sui meccanisi che le regolano, dunque, oltre che partecipare al convegno del 24 aprile ci si può mettere in contatto con la Fondazione Cariplo al numero 02/721231 (responsabili progetto: Bernardino Casadei e Andrea Gamba).

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