Cultura
Questo razzismo è da enciclopedia
Può la sorpresa di un uovo di Pasqua incrementare il razzismo? Pare di sì... incredibile, ma vero!
di Erez Segev
E ccolo lì. Bello, invitante, con la sua carta blu elettrico e una serie di pupazzetti simpatici stampati sopra. È un uovo di cioccolata Motta. Con supersorpresa Clementoni. Mio figlio sarà contento. A casa, lo apriamo e… che supersorpresa! «Master Quiz in pillole è un gioco molto avvincente», recitano le istruzioni. «Gli argomenti sono riferiti a materie di cultura generale». Vince chi accumula più risposte esatte. Provate a rispondere a questa domanda: «Nati da genitori di razza rispettivamente bianca e negra». (Negra, non nera. Negra). È la domanda numero 4 della carta n° 141.
La risposta esatta, in fondo alla carta da gioco Clementoni, è: «Mulatto». Fortunatamente, il mio occhio è più veloce della mia lingua. Non faccio la domanda a mio figlio e faccio sparire dalla circolazione il gioco. Mi viene spontaneo di cercare, sul Dizionario enciclopedico Treccani (edizione 1984), il significato della parola mulatto nella speranza di trovare una qualsiasi giustificazione alla Motta e alla Clementoni, ma… altra supersorpresa! Da rimanere annichiliti. Così spiega la più grande e prestigiosa enciclopedia italiana (vol. VIII, p.159): «Derivazione di mulo, in quanto ibrido. Meticcio nato dall?incrocio di un uomo bianco con una donna negra o viceversa». A questo punto, vado a leggere il significato della parola meticcio (vol. VII, p.683): «Misto di colore bianco e nero… per indicare in genere gli ibridi fra razze diverse (vedi meticciato)». Vedo meticciato: «L?ibridismo tra razze diverse, con speciale riferimento alle razze umane… Oggi siamo in possesso di dati positivi, grazie ai progressi della genetica… fra le quali sono da ricordare… quelle sui bastardi di negri, cinesi e indiani. Queste indagini hanno dimostrato che l?incrocio tra razze affini e anche tra gruppi umani molto differenti tra di loro non è dannoso, perché produce prole sana, robusta e feconda. È piuttosto nel campo sociale e in quello etico che compaiono gli aspetti negativi del meticciato, in quanto esso porta alle formazioni di classi sociali inferiori».
A questo punto non sono più né di stucco, né annichilito. Sono incazzato. Per aver dato soldi alla Motta, alla Clementoni e soprattutto alla Treccani. A rate e per anni, convinto di possedere un?opera eccezionale. Evidentemente non basta far sparire dalla circolazione un gioco. E pensare che me la volevo prendere con i responsabili di Motta e Clementoni per non essersi resi conto (?) che anche con un gioco del genere si innaffia la mala pianta del razzismo. Ma se lo avessi fatto, i suddetti responsabili mi avrebbero indirizzato agli illustrissimi professori che riempiono le prime due pagine del Dizionario enciclopedico Treccani. Decine di nomi roboanti, come il Nobel Rita Levi Montalcini, presidente dell?Istituto dell?enciclopedia Treccani,che non credo sarebbe felice di constatare che sotto la parola ebreo (IV vol., p. 240), al paragrafo ?Antropologia?, è specificato che «il problema della composizione razziale degli ebrei è tuttora assai controverso…». E poi tutto un bla bla bla sui nasi a dorso convesso, capelli crespi e basse misure del perimetro toracico. La Motta e la Clementoni mi avrebbero dimostrato che sono perfettamente allineate con la cultura generale italiana, visto che nessuno degli esimi cattedratici si è preso la briga di far modificare le affermazioni vergognose e razziste che ho riportato fedelmente. Una legge del 1933 in Germania stabiliva che chi avesse ricevuto da un bisnonno su otto del ?sangue ebraico? o ?di colore? non possedeva la ?purezza del sangue?. Sappiamo come andò a finire. Evidentemente non è bastato. Non mi illudo di poter cambiare il mondo e nemmeno il fatturato di Motta e Clementoni, giurando di non comprare più nulla di ciò che porti impresso questi ?marchi?. Ma almeno sarò coerente con me stesso. Ah, se qualcuno volesse la Treccani, la do via a un prezzo stracciato: tanto, per quello che vale…
L?opinione di Pierluigi Battista
Un vero delirio
È stupefacente che al giorno d?oggi sopravvivano incrostazioni antisemite in un testo che, oltre tutto, ha la Levi Montalcini come fiore all?occhiello. Se questi giudizi non sono presentati come ?reperti storici?, come giudizi appartenenti agli anni Trenta in cui nacque la prima Treccani, allora la cosa è davvero terribile. Un vero delirio razzista. Per quanto riguarda il termine ?negro? sarei invece meno suscettibile. È una voce di demonizzazione molto più recente, che fino agli anni Sessanta non aveva connotazioni negative. È in America che ?nigger? è un insulto, sacrosantamente combattutto dal ?black people?. Solo negli ultimi anni tale connotazione si è estesa anche alla lingua italiana, dove ?negro? non aveva la stessa connotazione di ?nigger?. Mi lascia però perplesso l?abuso che ormai si fa del ?politicamente corretto?. Per questo sono disposto ad accettare l?uso del termine ?negro? in un contesto rispettoso, scientifico, mentre sono ovviamente contrario se la parola è utilizzata come insulto.
editorialista de ?La Stampa?
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