Welfare

Sciopero della fame in carcere per Frisullo

Il pacifista italiano Dino Frisullo, ancora in carcere in Turchia, ha iniziato lo sciopero della fame

di Redazione

Questa la drammatica notizia giunta in Italia la scorsa settimana, e determinata dal fatto che il tribunale per la Sicurezza dello Stato di Diyarbarik, nella Turchia orientale, ha negato per la seconda volta la richiesta di scarcerazione presentata da Frisullo. Il nostro connazionale, militante dell?associazione per la pace ?Senzaconfine? di Roma, si trova in carcere dallo scorso 21 marzo con l?accusa di ?incitazione alla violenza? per aver manifestato contro l?oppressione del popolo curdo. Secondo gli avvocati che lo difendono, la scarcerazione in attesa della sentenza, prevista per il 28 di aprile, avrebbe potuto trovare giustificazione nella scarsa gravità del reato (punito con una pena massima di tre anni). Ma sulla questione curda il governo turco sembra non essere intenzionato a concedere sconti. Dino Frisullo ha così deciso di avviare la forma estrema di protesta, per contestare sia l?ingiustizia della propria detenzione, sia più in generale il comportamento del governo di Ankara, gravemente lesivo dei diritti umani. In Italia intanto è partita nelle scorse settimane una campagna che mira ad ottenere la scarcerazione di Dino Frisullo. Ecco le modalità per aderire: inviare un fax di protesta al governo della Turchia, ministero di Grazia e Giustizia, fax 0090/312/4173954; ministero degli Interni fax 0090/ 312/21289 36. È anche possibile scrivere direttamente al carcere in cui si trova Frisullo a questo indirizzo: E Tipi Cezaevi 7, Kogus, Diyarbakir, Turkiye.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA