Non profit
Black out, come produrre energia?
E' necessario passare ad un sistema economico basato sulle fonti energetiche rinnovabili.
Caldo record. Consumi record di energia elettrica. Rischi di black out. Per un verso o per l?altro, i problemi dell?energia sono sempre attuali: dall?effetto serra alla dipendenza strategica dal petrolio che ci costringe persino a fare delle guerre. Di fronte a questa situazione c?è sempre qualcuno che propone il ritorno al nucleare. Ma non può essere questa la soluzione. Oggi ci sono prospettive migliori, che puntano sulla produzione di elettricità in forma distribuita (molto più conveniente dato che il consumo è distribuito e non centralizzato), su un combustibile tuttora largamente sprecato come il metano, e su più elevati livelli di efficienza. Le centrali nucleari vanno nella direzione opposta, perché sono impianti di grandi dimensioni; inoltre richiedono enormi investimenti iniziali ed entrano in produzione non prima di otto/dieci anni. E poi ci sono i problemi della sicurezza, da non trascurare in tempi di terrorismo internazionale. Infine c?è il problema dei siti: è già così difficile trovare dei siti per le centrali a ciclo combinato, figuriamoci per delle centrali nucleari! Nessun privato, poi, sarebbe disposto a investire sul nucleare, mentre tutti vorrebbero costruire delle centrali a turbogas. Chi dovrebbe dunque costruirle le centrali nucleari? Lo Stato? Che invece dovrebbe promuovere quelle energie rinnovabili che sono già ormai mature, oppure le tecnologie più promettenti come quella del motore ad idrogeno.
Cesare Pasini, email
Caro Cesare, l?anno 2002 è stato il secondo più caldo mai registrato, ma il 2003, tutto lo lascia prevedere, sarà peggio. La chiave, per ripristinare una stabilità climatica, è da cercarsi nel cambiamento da un sistema economico basato sull?energia da combustibili fossili a una basata sulle fonti energetiche rinnovabili e sull?idrogeno. Il nucleare è stato abbandonato persino dagli Stati Uniti già nel 1978, troppo rischioso e dai rifiuti altamente inquinanti. è chiaro a tutti che l?avanzamento delle tecnologie progettuali delle turbine eoliche, che hanno drasticamente ridotto il costo dell?elettricità generata dal vento al punto da renderla conveniente per essere usata per la produzione d?idrogeno dall?acqua, insieme allo sviluppo dei motori a celle di combustibile, hanno posto le basi per un decisa ?rivoluzione? dell?economia energetica mondiale. La buona notizia è che tale cambiamento è in atto, la brutta è che siamo in ritardo. Più del nucleare la tentazione mi sembra quella di un revival del carbone, il più sporco dei combustibili fossili. Ma le fonti rinnovabili stanno crescendo con straordinaria velocità. Non dimentichiamoci poi che i nostri comportamenti contribuiscono al consumo per il 41%!
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