Mondo

Iraq: Usa vogliono tribunale iracheno per Saddam

Lo scrive oggi il New York Times, citando fonti del dipartimento di Stato e consiglieri giuridici dell'amministrazione americana

di Paolo Manzo

Gli Stati Uniti intendono creare un tribunale speciale formato da giudici iracheni per processare l’ex dittatore Saddam Hussein per crimini contro l’umanita’, nel caso venga catturato vivo. Lo scrive oggi il New York Times, citando fonti del dipartimento di Stato e consiglieri giuridici dell’amministrazione americana. Gli Stati Uniti hanno escluso l’ipotesi di un tribunale internazionale o sotto l’egida delle Nazioni Unite. Saranno giudici iracheni a condurre il processo e saranno loro a decidere eventualmente di chiedere assistenza a paesi arabi o ad altre nazioni, afferma una fonte del dipartimento di Stato. Il dibattito e l’attivita’ a Washington e in seno all’amministrazione americana in Iraq per la costituzione del tribunale si sono recentemente intensificati, con i vertici militari convinti che il cerchio attorno a Saddam Hussein si stia stringendo sempre di piu’. Il giudice americano Gilbert Merritt, del sesto circuito di corte d’appello, e’ appena tornato da una missione di varie settimane in Iraq come consulente legale. Al New York Times ha detto che si sta cercando di creare un tribunale che venga considerato indipendente dal controllo americano. I giudici potranno essere scelti fra quelli che furono destituiti o esiliati sotto il regime di Saddam. La proposta piu’ accreditata e’ quella di un collegio di tre giudici. I tribunali speciali, da costituire piu’ rapidamente rispetto ad un nuovo sistema giudiziario penale, dovranno processare Saddam e i suoi gerarchi per i crimini commessi contro gli iracheni. Secondo le fonti e’ stata lasciata da parte l’ipotesi di un processo davanti ad una corte militare americana per crimini che sarebbero stati commessi durante le due guerre del Golfo. L’Onu ha gia’ considerato la questione, ma sotto un approccio ben diverso. In luglio, l’inviato speciale delle Nazioni Unite a Baghdad, Sergio Vieira de Mello, aveva convocato a Baghdad un piccolo guppo di esperti giuridici internazionali e iracheni per discutere del miglior modo per processare Saddam, una volta catturato. Fra le ipotesi prese in esame vi erano la creazione di un tribunale internazionale, l’organizzazione di una corte mista con giudici iracheni e di altri paesi del medioriente, o attendere che il futuro nuovo sistema giuridico iracheno sia in grado di giudicare l’ex dittatore.


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