Volontariato

Una “Locomotiva” sui binari della solidarietà

Si consolidano i progetti sociali delle Ferrovie. L’ultimo, che guarda all’esempio francese, ha un nome di buon auspicio.

di Emanuela Citterio

Anche le stazioni ferroviarie possono dare una mano a risolvere i problemi del disagio. L?obiettivo lo persegue da tempo l?area Politiche sociali delle Ferrovie dello Stato che, sotto la guida dell?ex assessore alle Politiche sociali del comune di Roma, Amedeo Piva, ha varato un nuovo progetto (?Locomotiva?) per continuare la lotta all?emarginazione e al disagio.
Intanto, i risultati delle azioni fin qui intraprese sono buoni: si veda ad esempio a Roma l?ex Ferrotel di via Salaria concesso in comodato d?uso al Comune della capitale, e al Centro Astalli per i rifugiati (400 persone in un anno). Oppure la destinazione di uno spazio in via Marsala, appaltato alla Caritas per la distribuzione dei pasti, e l?attivazione di uno sportello sociale (?Help center?), al binario 1 di Termini, collegato alla sala operativa per le emergenze del Comune di Roma. E infine un Centro di assistenza e accoglienza a Roma Tiburtina.
“La politica del gruppo”, spiega Piva, “è di trasformare le stazioni da non-luoghi a piazze cittadine dove si aprono anche gli occhi sulla miseria e sull?emarginazione. Siamo convinti che garantire maggiore sicurezza ai cittadini vuol dire fare politiche sociali”. La collaborazione con le amministrazioni locali e con i partner privati, oltre che col volontariato, quindi, è una scelta centrale, come dimostra il progetto ?Locomotiva?, realizzato assieme ad Acli, Arci, Speha, Fresia e F.P.M. & Partners. ?Locomotiva? punta a verificare la trasferibilità nel contesto italiano delle ?buone pratiche? delle Ferrovie francesi (le Sncf, Società nazionale delle ferrovie francesi) per affrontare le situazioni di disagio presenti nelle stazioni. In Francia, Sncf ha istituito una struttura al proprio interno che si occupa esclusivamente di affrontare le problematiche di marginalità sociale che si manifestano nelle stazione o nelle immediate vicinanze.
La versione italiana del progetto ?Locomotiva? ha realizzato dei workshop in cinque città del Sud cui è rivolto il lavoro di diffusione e trasferimento di questa ?buona prassi?: Napoli, Bari, Lecce, Palermo e Catania. Sono stati realizzati seminari informativi e di sensibilizzazione e un lavoro di costruzione di ?reti? tra soggetti locali pubblici, privati e del privato sociale. “Il viaggio delle Ferrovie”, conclude Piva,” nel territorio della marginalità e dell?esclusione continua”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.