Mondo

Destinazione Swaziland per medici volontari della Cattolica

Un gruppo di 12 giovani medici parte oggi per lo stato africano. L’iniziativa è promossa dal Centro Pastorale della Cattolica di Roma in collaborazione con AUCI e Centro per la Cooperazione Internazio

di Benedetta Verrini

Scambiare esperienze cliniche con i medici locali e fornire un supporto medico-specialistico e farmacologico ad alcuni presidi sanitari dello Swaziland, il più piccolo stato dell?emisfero meridionale: sono gli obiettivi del gruppo di volontari della Facoltà di Medicina e chirurgia dell?Università Cattolica di Roma – 8 tra neolaureati e laureandi e 3 specializzandi ? che parte oggi per lo stato africano. I volontari presteranno la propria opera in 6 ambulatori cattolici e nell?ospedale diocesano di Siteki, importante centro nell?est del Paese, verso il Mozambico. L?iniziativa del gruppo di giovani medici, coordinato dal Centro Pastorale della Cattolica di Roma e guidato dall?assistente spirituale padre Cristiano Cavedon, è promossa in collaborazione con l?AUCI (Associazione universitaria per la cooperazione internazionale) e il Centro per la Cooperazione Internazionale dell?ateneo. I 12 volontari, che hanno ricevuto l?incoraggiamento del Rettore della Cattolica, prof. Lorenzo Ornaghi, svolgeranno il proprio servizio per tre settimane nelle strutture mediche locali in accordo con il Vescovo di Manzini, mons. Louis Ndlovu, con il sovrintendente medico dell?ospedale, dott. Aby Philip, e con le suore responsabili degli ambulatori di villaggio. Una nota diffusa dall’ufficio stampa dell’Ateneo spiega che in particolare i volontari forniranno aiuto in due diverse direzioni: mediante la collaborazione con i medici e il personale locale nell?assistenza ambulatoriale e ospedaliera e mediante la distribuzione di circa 2 quintali di medicinali, tra antinfiammatori, antidolorifici, antibiotici, antiulcera, colliri, raccolti e donati sulla base delle richieste sanitarie del territorio. Il nuovo intervento di volontari della Facoltà di Medicina viene realizzato in linea di continuità con precedenti recenti esperienze, sottolinea ancora la nota. L?anno scorso un?iniziativa analoga è stata svolta per tutto il mese di agosto nel Camerun del Nord presso alcune strutture sanitarie della diocesi di Garoua; nel marzo 2003 un team di medici e operatori sanitari del Policlinico Gemelli hanno compiuto una missione di supporto didattico-formativo e assistenziale in Pakistan presso il Fatima Hospital di Sargodha nella diocesi di Islamabad ? Rawalpindi. I giovani volontari in partenza per lo Swaziland si sono preparati a questa esperienza frequentando una serie di incontri tenuti da docenti della Facoltà di Medicina della Cattolica sulle patologie tipiche di quelle aree (malaria, epatiti, bilarziosi, malattie cutanee, veneree, dell?età pediatrica, con particolare attenzione alla malnutrizione), con l?importante contributo del dottor Alberto Bortolan, esperto sanitario del Ministero degli Affari esteri e di missionari dell?Ordine dei “Servi di Maria”. “Obiettivo di questa nuova spedizione di medici in formazione della Cattolica ? sottolinea padre Cavedon ? è di integrare la loro preparazione curriculare, con la conoscenza e l?esperienza diretta, in un?ottica solidaristica, di situazioni sanitarie ed esigenze di salute molto diverse dalla realtà occidentale”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA