Formazione
Le mie vacanze
Dove andranno e cosa faranno i big del mondo new global? Servizio di Stefano Arduini, Paolo Manzo, Barbara Favaron.
di Redazione
Erri De Luca
Ingannerò i temporali
Un napoletano sulle vette. Ecco la sorprendente versione estiva dello scrittore Erri De Luca.
Vita: Il posto ideale per le vacanze?
Erri De Luca: Le Dolomiti, senza dubbio. Da bimbo mi ci portarono, e vado là da 20 anni. Regolarmente.
Vita: Strano per un napoletano?
De Luca: Affatto. I napoletani sono diffusi nell?ambiente. E si adattano molto.
Vita: Con chi vai?
De Luca: Da solo. O con compagnie occasionali, un po? per caso.
Vita: Sei un grande alpinista?
De Luca: No, no. Solo un dilettante che si diletta ad arrampicare.
Vita: La montagna per le vacanze è adatta a tutti o solo ad alcuni?
De Luca: A tutti, altro che! E anche a tutte le tasche. E poi l?idea di poter stare con la lana addosso la sera, in questo forno acceso in testa che abbiamo, è una bellezza.
Vita: Montagna e solidarietà, quale il rapporto?
De Luca: Stretto, perché gli alpinisti si danno una mano. Più le condizioni sono aspre, più aumenta la solidarietà. è una magnifica legge della nostra specie. Che però sta a significare che a valle ci occupiamo meno del nostro prossimo.
Vita: La tua giornata tipo in vacanza?
De Luca: Mi alzo presto, quando è buio, e in auto mi sposto nella valle prescelta. Poi faccio un avvicinamento a piedi e inizio a scalare. Una volta in cima inizio la discesa prima dei temporali del pomeriggio. È una giornata anticipata, di quelle in cui si spera di essere a valle per le 6 di sera.
Vita: Ti è mai successo di non poter tornare giù?
De Luca: Sì. Se non ci sono vie di fuga o se ti piglia uno di questi temporali estivi furiosi, devi aspettare.
Vita: Hai mai avuto paura?
De Luca: La paura è dovuta alle montagne, per le incognite che ci stanno attorno. Ma è un sentimento con la briglia, non è panico.
Vita: Una lettura per le vacanze?
De Luca: Guerra e pace o il Don Chisciotte.
Vita: L?ultima tua vacanza?
De Luca: Ma io sto sempre in vacanza! La scrittura non è un lavoro. Sto in vacanza dal 1996, da quando non faccio più il muratore in cantiere.
Vita: Non vai mai al mare?
De Luca: In ferie, mai. Perché in montagna posso toccare fisicamente il sentimento dell?estraneità, al mare no.
Antonio Mazzi
In Grecia, ma a pregare
L?inizio è fulminante: “Io le vacanze le odio”. Un attimo di pausa e don Mazzi riparte alla carica: “Cosa le devo dire, proprio non le sopporto. Per le famiglie agosto è un mese pericoloso”.
Vita: Ma cosa dice? Dopo un anno di lavoro, non ci meritiamo almeno un paio di settimane di relax?
Don Antonio Mazzi: Concentrare le ferie in un mese è pazzesco, come se quello fosse l?unico momento in cui dialogare con la famiglia: è il trionfo della società di consumo.
Vita: Il rimedio?
Mazzi: Bisognerebbe avere il coraggio di prendersi ogni mese un weekend lungo per stare con la famiglia.
Vita: Lei come passerà le vacanze 2003?
Mazzi: A settembre andrò in Grecia con i viaggi di San Paolo accompagnato da una comitiva di 60 persone. Vedremo Atene, Corinto e ci dedicheremo alla preghiera e alla riflessione sul tema della solitudine.
Vita: Una sola settimana?
Mazzi: Assolutamente no. Durante l?anno, nei periodi di stress o quando le cose vanno male, mi concedo 4 o 5 weekend in cui sparisco.
Vita: Dove si nasconde?
Mazzi: Segreto: ma le mie attività preferite sono le camminate in montagna. Talvolta mi faccio tirate da 200 chilometri in mountain bike.
Vita: Uno sforzo fisico non da poco.
Mazzi: Scarico i nervi, se no la pressione mi va a 300…
Vita: Vacanze di gruppo o solitarie?
Mazzi: Io sono un casinista, mi piace il gruppo. Che tristezza viaggiare da soli. È come mangiare da soli.
Vita: A proposito di cibo, in ferie fa concessioni alla gola?
Mazzi: Sono un vecchio contadino che vive in comunità: mangio quello che mi passa il convento. Ma polenta e salame è il mio piatto preferito.
Vita: Mare o montagna?
Mazzi: Basta che sia un posto bello, con tanti monumenti da vedere e se possibile musica da ascoltare.
Vita: Dove non andrebbe mai?
Mazzi: A Rimini: è una bolgia da diventare cretini. Si va a letto alle 4 del mattino e si litiga di continuo.
Vita: La vacanza più amata?
Mazzi: In Palestina, nel deserto. Ho detto messa di fronte a 400 persone, in una tenda beduina. è stato il tramonto più bello della mia vita.
Ilaria Borletti
Solitudine, oh cara
“Il turismo di massa? Uccide i luoghi, anche i più belli. Guardi Venezia, per esempio”. Ha le idee chiare Ilaria Borletti, presidente del Summit della Solidarietà che a Vita racconta le sue vacanze.
Vita: Dove va quest?anno?
Ilaria Borletti: Ad agosto andrò al mare, a casa mia, vicino a Castiglioncello. Mentre a luglio sono stata in Inghilterra.
Vita: Come mai?
Borletti: Intanto per cercare di evitare un po? il caldo, e poi ci vado sempre. Da 20 anni. Mi piace molto, e ogni volta visito una regione diversa. L?Inghilterra è un?abitudine che, con questo clima, è quasi provvidenziale.
Vita: Con chi va in vacanza?
Borletti: Di solito con mio marito.
Vita: Per lei le vacanze che significato hanno?
Borletti: L?obiettivo è l?assoluta distanza da qualunque mezzo abitualmente usato durante l?anno. E cioè macchina, telefonino, email. Poi, non amando la folla, come credo nessuno, anche se c?è a chi dà meno noia, cerco di andare in luoghi in cui c?è poca gente. Per questo raramente faccio viaggi esotici d?estate: so che vogliono dire aeroporti affollatissimi e, avendo un po? di flessibilità, preferisco dedicare questo periodo alla tranquillità.
Vita: Le vacanze che ricorda con maggior piacere?
Borletti: Lo scorso anno nel nord della Scozia, dove ci sono grandi colline di lavanda e di edera. Camminavamo molto ed è stato il tipo di vacanza a me congeniale. Poi ricordo con gioia una vacanza nel nord della Spagna, molto bella soprattutto perché allora non era molto di moda.
Vita: La sua giornata tipo?
Borletti: Mi sveglio presto e mi piace moltissimo andare a nuotare al mare, appena sveglia. Poi, se sono in Toscana e ho ospiti, facciamo delle piccole gite a Volterra o a Lucca. O ce ne stiamo tranquilli, chi vuole al mare, chi vuole a leggere in casa. Se sono all?estero mi diverte scegliere un itinerario per vedere posti d?interesse storico-artistico. La passione per questo tipo di viaggi, che prepariamo, studiamo assieme e facciamo con grande gioia, è uno dei grandi motivi di unione tra me e mio marito.
Vita: Che letture consiglia?
Borletti: Preferisco leggere i libri che fanno parte del patrimonio classico, o i libri di storia. Quest?anno mi sono dedicata a un?infinita biografia di Churchill…
Tom Benetollo
Con Gabriele sul trattore
Non lo dice per vanto, ma Tom Benetollo proprio non riesce a staccare. Il lavoro infatti lo impegnerà anche nei dieci giorni di ferie sui monti Sibillini, nelle Marche.
Vita: Perché ha scelto questa meta?
Tom Benetollo: Per tre ragioni. Primo, per stare vicino a Roma: ci stiamo preparando per un autunno di mobilitazioni e in particolare il tema dell?immigrazione è caldissimo; secondo, perché mia moglie Eva andava in quei luoghi da piccola; terzo, perché in un lampo si è a Macerata.
Vita: E quindi?
Benetollo: Lì si svolge una festa Arci cui sono molto legato. Una vera e propria sagra popolare.
Vita: Cosa c?è di interessante?
Benetollo: La riscoperta delle cose che si fanno da sole. Lì si può toccare con mano l?autenticità e si respira uno spirito artigianale, vero, senza sponsor e lontano dal perfezionismo.
Vita: Arci durante l?anno e Arci d?estate. Non c?è il rischio di fare indigestione?
Benetollo: No, perché la mia non è una professione, è un modo di vivere, di stare in comunità, di scambiarsi fiducia e di volersi bene.
Vita: E allora le vacanze a cosa servono?
Benetollo: A dimenticare i problemi burocratici, che sono i più stressanti in un?associazione come la nostra, ma soprattutto per godermi il rapporto con la natura, mia moglie e mio figlio Gabriele che ha 21 mesi. Tengo molto a farmi conoscere da lui in mezzo ai prati e agli animali. Gabriele, poi, ha una passione per i macchinari agricoli, così passiamo ore a osservare i contadini nei campi.
Vita: In ferie a che ora punta la sveglia?
Benetollo: Alle 5,30. Poi faccio tre chilometri a piedi in un bosco per andare a comprare i giornali.
Vita: Non le sembra un po? presto?
Benetollo: Non per noi volontari che abbiamo vissuto le estati degli anni 90 nella carneficina della ex Jugoslavia. Laggiù non c?era elettricità, così ho imparato a vivere in base alla luce del sole. Un?abitudine che non mi sono più scrollato di dosso.
Vita: La vacanza più spensierata?
Benetollo: Quando avevo vent?anni e con gli amici si andava in Grecia o in Scozia per fare il bagno nel lago di Lockness: volevamo provocare il mostro.
Gli altri mare, monti e… computer
Agosto in montagna per Luigi Bobba, presidente delle Acli, che da anni sceglie Gimillan, frazione di Cogne: “Mi attendono tre settimane in famiglia e qualche ascensione impegnativa con gli amici, come la punta del Gran Paradiso e la ?classica? via francese che dal Col du Midi porta al Monte Bianco”.
Immerso nelle ?due temporalità? del borgo medievale (ma cablato) di Colletto di Castelbianco, nell?entroterra ligure, il professor Marco Revelli, in compagnia di moglie e figlio. “In casa posso lavorare al libro di critica della politica che a settembre consegnerò a Einaudi. Senza rinunciare alla buona cucina?”.
Nel suo Abruzzo, anche il portavoce del Forum del Terzo settore, Edo Patriarca, approfitterà della tranquillità della casa dei genitori, a due passi dal mare di Montesilvano, per rivedere il libro sul Forum dal 97 ad oggi, in pubblicazione a ottobre: “Ma vorrei anche”, aggiunge, “rimettere in ordine gli appunti di quattro anni di conferenze pubbliche”. Il mare di Baia Domizia e la famiglia per il presidente dell?Unione italiana ciechi, Tommaso Daniele, che confessa: “Non è facile staccare la spina, porterò con me il computer, ma mi impongo di separare la vita privata da quella pubblica”. Due settimane, per “stare fermo, dopo un anno in giro per il mondo” per Sergio Marelli, presidente dell?Associazione ong italiane, che sarà a Cantù, con i genitori e la figlia Angela.
Più chiare le idee di Carlo Costalli, presidente nazionale di Mcl, che sarà nell?isola di Cherso, in Istria, a casa della moglie: “Leggerò”, spiega, “un libro su Lula, il presidente del Brasile, e Morte di un riformista di Tiraboschi. Al lavoro dedicherò comunque qualche ora, in previsione della conferenza programmatica nazionale di novembre”.
Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, lascerà il suo Arsenale della Pace, a Torino, solo per proseguire il suo pellegrinaggio a piedi che, dopo Fatima e Santiago di Compostela, lo porterà in Giordania, in Brasile e a Bagdad. Unica compagna la Bibbia e tanti amici incontrati strada facendo. Come lui, niente vacanze anche per Ernesto Caffo, in prima linea nel rinnovamento di Telefono Azzurro e nella promozione del 114, che approfittando della riduzione dei suoi numerosi impegni si dedicherà a una pila di libri di neurobiologia e genetica. Il lavoro e il riposo si alterneranno pure nell?estate di Fulco Pratesi, a Ventotene e nel Parco nazionale d?Abruzzo per impegni istituzionali: “Ma non rinuncio alle immersioni nella ?mia? Cala del Gesso, all?Argentario”.
“Vado in vacanza? a Milano!”, ironizza invece il giornalista Franco Bomprezzi: per lui vacanze dedicate alla riscoperta delle bellezze della sua città, ma anche alla promozione del nuovo libro Io sono così, ma soprattutto alle passeggiate con la cagnolina Dolly, al Parco Nord: “Il mio preferito!”.
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