Non profit

Striscia… la generosit

Le Veline sostengono le donazioni pro Avis.

di Redazione

Giorgia Palmas, la mora Quel giorno dopo l?incidente… In questi giorni Giorgia Palmas, la velina mora, si trova in vacanza con la famiglia a Villasimius, una delle più belle spiagge della Sardegna. Prima di lasciarsi alle spalle un anno di lavoro ricco di soddisfazioni e di fuggire sull?isola natale (è nata a Quartu Sant?Elena, in provincia di Cagliari, il 5 marzo 1982) ha però scelto di mettersi al servizio della campagna estiva di Avis, l?associazione volontari italiani sangue. Vita: Fai la testimonial di Avis: mai pensato di affittare un?auto? Giorgia Palmas: Non scherziamo. Vita: Ripartiamo: a che gruppo sanguigno appartieni? Giorgia: AB. Vita: Ogni quanto doni? Giorgia: Nella mia famiglia donano i miei cugini, i miei zii e mia mamma. Io sono sottopeso, per questo i medici mi hanno sconsigliato di farlo. Vita: Mai pensato di ingrassare? Giorgia: Qualche chilo lo metterei su volentieri, anche solo per sostenere la causa. Purtroppo il mio metabolismo non me lo permette. Vita: Perché vi hanno scelte? Giorgia: Perché siamo giovani e siamo capaci di parlare ai giovani, e poi in estate calano i donatori e aumentano gli incidenti stradali. In Sardegna, purtroppo, più che altrove. Vita: Allora lancia uno spot in modo da invogliare i lettori di Vita a donare. Giorgia: Ci sono le vacanze e tutti hanno fretta di divertirsi e partire. Perché prima non aiutare il prossimo, visto che in futuro potremmo noi avere necessità del sostegno altrui? Vita: A proposito di spot, meglio fare la testimonial gratis per Avis o girare una pubblicità ben pagata per una marca di merendine? Giorgia: Quando lavoro per Avis, faccio una cosa utile anche per me. Uno dei miei amici più cari ha avuto un incidente automobilistico e ha avuto bisogno di una trasfusione. Per fortuna in ospedale c?era disponibilità di sangue, grazie ai donatori. Non l?ho dimenticato. Vita: Fai l?identikit del perfetto donatore. Giorgia: Non bisogna avere qualità straordinarie, basta essere persone sensibili e responsabili. Vita: Il volontariato e il mondo dello spettacolo: amici o nemici? Giorgia: A guardare da fuori questo mondo, mi aspettavo meno attenzione per il sociale, poi vivendolo da dentro mi sono resa conto che in molti fanno volontariato, beneficenza. Vita: Un nome? Giorgia: Si tratta di scelte personali, non è bello utilizzarle a scopo pubblicitario. Se uno intende esporsi può fare il testimonial. Elena Barolo, la bionda Lo faccio per papà. E Francesco Elena Barolo, 21 anni e velina (bionda) di professione, risponde al telefono dalla provincia di Oristano, dove in compagnia del fidanzato sta trascorrendo le vacanze. Venuta a conoscenza dell?oggetto della chiamata, la sua testimonianza a favore di Avis, prima si schermisce e, quasi scusandosi, rivela “l?immagine l?ho concessa volentieri, ma devo confessare che finora non ho mai donato”, poi riprende slancio e annuncia: “Questa potrebbe essere l?occasione per iniziare la mia carriera da donatrice. È una promessa. In un certo senso Avis mi ha fatto aprire gli occhi”. Vita: Da quanto tempo conosci l?associazione? Elena Barolo: Fin da bambina. Mio padre Giorgio, che oggi ha 62 anni, è da sempre un donatore. E da sempre arrivano in casa le pubblicazioni di Avis. Da questo punto di vista lui è il mio punto di riferimento, visto che fa parte anche di un?associazione che si occupa di donazione di organi. Il mio migliore amico, Francesco, lavora nella protezione civile, passa le notti in ambulanza come volontario ed è anche donatore di sangue. Vita: Qual è il tuo gruppo sanguigno? Elena: A positivo. Vita: Perché Avis ha puntato su di voi? Elena: Siamo il simbolo della freschezza e dell?allegria, un ponte per raggiungere i più giovani. Da quando vesto i panni della velina mi sento più responsabilizzata. Dobbiamo essere consapevoli che siamo un esempio. Avis mi ha dato la possibilità di esserlo nel modo più positivo. I miei genitori ne sono orgogliosi. Vita: Dacci una dimostrazione delle tue qualità di comunicatrice: di? una frase per convincere i giovani a donare il sangue. Elena: Ragazzi, pensate alla vostra salute. Il modo migliore per farlo è donare il sangue agli altri. Sono loro, infatti, che vi aiuteranno quando sarete voi ad averne bisogno. Vita: Fra te e Giorgia chi si è calata meglio nel ruolo di testimonial? Elena: Il migliore sarebbe il Gabibbo, rosso com?è… Appena lo vedo glielo propongo. Vita: Il mondo dello spettacolo ti sembra più o meno solidale di altre realtà? Elena: Perché dovremo essere diversi dagli altri? Qui c?è tanta gente che si dà da fare. Un nome su tutti? Gianni Morandi. Vita: L?identikit del donatore perfetto? Elena: Basta una sola caratteristica: deve essere sano. Per il resto è sufficiente un pizzico di altruismo. Vita: Una cosa che ti fa venire il sangue alla testa? Elena: L?egoismo. Info: Estate: la stagione dell?emergenza “Andiamo verso un periodo critico come quello dell?estate, quando il fabbisogno di sangue e dei suoi derivati aumenta”. Da questa preoccupazione espressa da Andrea Tieghi, presidente nazionale di Avis – Associazione volontari italiani sangue ( info su AVIS), è nata la testimonianza di Elena e Giorgia le due veline di Striscia la notizia. “Dalle quali ci aspettiamo”, continua Tieghi, “un contributo sostanziale nell?opera di informare la gente, e in particolare i giovani, in modo da garantire l?autosufficienza in tutte le regioni”. Questa campagna estiva è comunque solo l?ultima iniziativa di una delle associazioni italiane con più storia alle spalle. Avis, infatti, nasce nel 1927 grazie a 17 pionieri che decisero di accogliere l?appello lanciato un anno prima, sulle pagine del Corriere della Sera, dal dottor Vittorio Formentano per la costituzione di un gruppo di volontari per la donazione del sangue. Oggi Avis conta su circa 970mila donatori volontari e periodici e raccoglie l?80% del fabbisogno nazionale di sangue. L?associazione è presente su tutto il territorio nazionale oltre che in Svizzera.

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