Revoche

A Modena revocata concessione sala a iniziativa pro Putin

Oggi la Giunta comunale di Modena ha revocato la concessione in uso della sala civica di via Viterbo a Modena per lo svolgimento il 20 gennaio della mostra e conferenza “Mariupol – La rinascita dopo la guerra”. Lo ha deciso la Giunta comunale, su proposta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli. Evviva

di Redazione

Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli

Il prossimo 20 gennaio a Modena non andrà in scena un evento che avevamo definito come “intollerabile per chiunque abbia a cuore la realtà e abbia un minimo di senso morale”. L’iniziativa aveva avuto sostegno del Comune di Modena che concedeva la Sala Civica, per una mostra – conferenza dal titolo “Mariupol la rinascita dopo la guerra”.

Nei giorni scorsi il sindaco Gian Carlo Muzzarelli aveva preannunciato il cambio di posizione dopo una forte campagna sui social, sui media e da parte di tanti cittadini modenesi con questo comunicato: «Le informazioni che stanno emergendo nel dibattito nazionale offrono elementi di riflessione non disponibili quando gli uffici hanno preso in esame la domanda, pur presentata nel rispetto del regolamento comunale. Il profilo di alcuni dei relatori, come evidenziato dagli organi d’informazione, non è sempre coerente con l’impegno sottoscritto a rispettare i valori sanciti dalla Costituzione e dalla Repubblica italiana e, segnatamente, il divieto di professare e/o praticare ideologie e comportamenti fascisti e razzisti. È emerso chiaramente che l’iniziativa si presta a diventare una manifestazione di aperto sostegno alla guerra d’invasione della Russia e quindi in contrasto con l’articolo 3 dello Statuto comunale che, invece, si pone come obiettivo la promozione della piena affermazione dei valori di giustizia, di libertà, di democrazia e di pace».


Oggi la Giunta comunale ha di conseguenza revocato la concessione in uso della sala civica di via Viterbo a Modena per lo svolgimento il 20 gennaio della mostra e conferenza “Mariupol – La rinascita dopo la guerra”. Lo ha deciso martedì 9 gennaio la Giunta comunale, su proposta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dell’assessora a Quartieri e Partecipazione Carmen Sagliano, stabilendo anche la restituzione della somma a rimborso del pagamento già effettuato per il noleggio della sala dall’associazione culturale Russia Emilia-Romagna.

Il provvedimento, sottoscritto dal dirigente responsabile del settore a cui compete la gestione del disciplinare d’uso delle sale civiche dei Quartieri, con il parere favorevole del funzionario incaricato, precisa che alla data di presentazione della richiesta, in novembre, “non erano noti all’Ente tutti i dettagli sui temi oggetto dell’evento, emersi poi successivamente sia dagli organi d’informazione sia dalla stessa associazione tramite i propri canali di comunicazione”.

In particolare, si fa riferimento ai contenuti degli interventi che non risultano “coerenti con l’impegno, sottoscritto nella richiesta d’utilizzo, a rispettare i valori sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana e, segnatamente, a osservare il divieto di professare e/o praticare ideologie e comportamenti fascisti e razzisti”, come previsto dal disciplinare d’uso.

Nella delibera, inoltre, si sottolinea come l’iniziativa, nonostante gli impegni sottoscritti dall’associazione, “assume le caratteristiche di una manifestazione di aperto sostegno alla guerra d’invasione intrapresa dalla Russia nei confronti dell’Ucraina e quindi in contrasto con l’articolo 3 dello Statuto comunale, richiamato dal disciplinare d’uso, che, invece, si pone come obiettivo la promozione della piena affermazione dei valori di giustizia, di libertà, di democrazia e di pace”.

Infine, si osserva come gli argomenti trattati, come già appurato durante altri eventi su temi simili, “risultano palesemente in contrasto anche con l’articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, nel quale si sancisce l’impegno dell’Italia a ripudiare la guerra come strumento di offesa e a promuovere la pace nelle relazioni internazionali”.

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