Welfare

Rifugiati: lista svizzera degli esclusi

La Confederazione elvetica dal 1° agosto non accoglierà chi proviene da una quarantina di Paesi "sicuri" dal punto di vista dei diritti umani

di Antonietta Nembri

Il parlamento svizzero a fine giugno ha completato l?elenco delle nazioni dove non ci sono perseguitati politici ed entrano a far parte di questo gruppo Bosnia Erzegovina e Macedonia. Si tratta di una decisione presa su proposta dell?Ufficio federale per i rifugiati (Ufr). Tra i criteri di valutazione: rispetto dei diritti umani, l?adesione a convenzioni internazionali nell?ambito dei diritti umani e dei rifugiati.
La lista dei circa quaranta Paesi “sicuri” sul fronte dei diritti umani è stata resa nota alla vigilia della sua applicazione (il 1° agosto) e le persone provenienti da questi Stati non avranno diritto all’asilo nel territorio della Confederazione
La lista di 38 Paesi – ha spiegato in una nota l?Ufr – comprende naturalmente i 15 dell’Unione europea, i dieci che entreranno nell’Ue nel maggio 2004, gli Stati dell’Aels (Liechtenstein, Norvegia e Islanda) e altri nove già presenti su una precedente lista e cioè: Albania, Bulgaria, Gambia, Ghana, India, Lituania, Mongolia, Romania e Senegal.

L’inclusione nella lista di numerosi Paesi dell’est europeo sarebbe motivata dalla volontà di premunirsi contro un massiccio arrivo di individui appartenenti a gruppi quali i Rom. La pubblicazione dell’elenco dei “safe countries” – spiega Berna – è innanzitutto una misura amministrativa che consentirà di accelerare la procedura d’esame delle domande d’asilo. Per le persone provenienti dai Paesi sull’elenco l’amministrazione svizzera non entrerà più in materia per una domanda d’asilo. ”Questo non significa però un rinvio automatico della persona”. Rimane però la possibilità di accogliere persone che risultino effettivamente perseguitate.
L’Ufficio per i rifugiati almento una volta all?anno fa la verifica dell?elenco e in caso di violazioni dei diritti umani aggiorna la lista dei safe countries.

Nella nota diffusa viene anche fornito il dato dell’accoglienza dei rifugiati nello scorso anno. Delle circa 26mila persone che nel 2002 hanno inoltrato una domanda d’asilo in Svizzera, poco meno di 3mila e precisamente 2953 persone (11,3%) provenivano da Paesi ormai considerati “sicuri”.

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