Welfare

Afghanistan: il generale Massoud a Parigi

Il mitico capo della resistenza contro i talebani esce dal suo rifugio nel nord dell'Afghanistan per chiedere aiuto ai Paesi occidentali. Oggi sarà ricevuto al Parlamento di Strasburgo

di Benedetta Verrini

“Nessuno poteva immaginare che Massoud, un giorno, sarebbe potuto venire in Europa. Non riesco ancora a crederci”. Sono le parole del responsabile di una Ong francese, all’indomani della visita a Parigi del generale Ahmed Shah Massoud, capo dell’esercito che oppone un’accanita resistenza al regime dei talebani in Afghanistan. Ieri, dunque, Massoud è stato ricevuto dall’Assemblea Nazionale francese e oggi sarà a Strasburgo al Parlamento. Questa visita, a cui l’Eliseo non ha fatto una grande pubblicità (e per questo è stato fortemente criticato da esponenti politici francesi di tutti gli schierament) è indirizzata a chiedere aiuto ai Paesi occidentali di fronte alla tragica situazione del popolo afghano, dal 1995 sottomesso al regime dei fondamentalisti islamici. Massoud, il “leone del Pandjshir”, che ha tenuto testa anche all’armata rossa durante i dieci anni del sanguinoso conflitto con l’unione Sovietica, sa di non poter rappresentare una valida alternativa politica al regime dei telebani. Da quando ha perso il controllo di Kabul, nel 1996, è stato costretto a ritirarsi nel nord-est del Paese e oggi non controlla più del 10% del territorio afghano. “Massoud stesso sa di non poter essere l’alternativa – ha dichiarato ieri al quotidiano Libération Kacem Fazelly, ricercatore afghano ed ex docente di diritto all’Università di Kabul – E’ per questo che sostiene un progetto politico di ricostruzione dello Stato afghano con il concorso del re Zaher, attualmente in esilio a Roma, simbolo dell’unità nazionale”. Di fronte al regime dei talebani che hanno appena distrutto le statue dei Buddha giganti, il generale Massoud incarna il rifiuto dell’oscurantismo e continua ad affascinare con la sua storia epica. E oggi i parlamentari d’Europa ascolteranno per la prima volta dalla sua viva voce le ragioni della sua crociata.


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