Classifiche
Storie, voci, notizie: un anno di VITA insieme
Pubblichiamo la lista degli articoli di VITA più letti (e dei podcast più ascoltati) dell'anno appena trascorso. Molti temi diversi, uniti tra loro dalla passione per un'informazione con al centro il sociale, i diritti e il Terzo settore
Quando un anno si conclude e ne inizia uno nuovo, è tempo di tirare le somme, anche per noi di VITA. Così ci siamo chiesti quali fossero gli articoli, le storie e i podcast che, nel 2023, hanno attirato di più l’attenzione dei nostri lettori (e ascoltatori). Ne abbiamo ricavato una classifica, che vogliamo condividere con voi.
Il più letto tra gli articoli è stato un’intervista a Giovanna Di Benedetto, portavoce di Save the children, uscita durante la crisi dei trasferimenti delle persone migranti in arrivo a Lampedusa lo scorso settembre; nel caos di quei giorni, molti arrivi di minori stranieri non accompagnati – anche piccolissimi – che dovevano trovare rapidamente posto nel sistema di accoglienza.
Anche in seconda posizione troviamo un’intervista, stavolta a Roberta Vincini e Francesco Scoppola, presidenti del comitato nazionale Agesci. Il pezzo, nato per parlare dell’educazione all’autonomia per i ragazzi grazie all’esperienza con i gruppi scout, ha assunto ulteriore significato perché è uscito – senza che questo fosse programmato – il giorno dopo rispetto alla tragedia che nella notte tra il 24 e il 25 luglio ha colpito il Como 3, durante il campo a Corteno Golgi (Bs), in cui ha perso la vita Chiara, una guida di 16 anni sulla cui tenda è caduto un albero.
Al terzo posto una notizia politica, legata al taglio di 260 euro per le detrazioni deciso dal Governo a ottobre, che ha riguardato anche le donazioni a onlus, organizzazioni di volontariato e realtà del Terzo settore; Luigi Bobba, presidente della fondazione Terzjus, nel pezzo racconta di voler chiedere al contrario un aumento della detraibilità delle donazioni perché – come evidenziano i dati che la fondazione ha raccolto nell’ultimo Rapporto sullo stato e l’evoluzione del diritto del Terzo settore – quello previsto dalla riforma le ha fatte salire in media del 40%.
In quarta posizione tra gli articoli più letti un’analisi di Angelo Moretti, portavoce del Movimento europeo di azione non-volenta – Mean, sul caso della protesta di Alain Elkann contro i giovani “lanzichenecchi” nella prima classe di un treno ad alta velocità. Il pezzo metteva in luce come, in realtà, si restasse sempre nell’ambito del privilegio: chi non ha i soldi per permetterselo, non sale su un mezzo di questo tipo – e nemmeno, ormai, accede a molti luoghi della stazione, sale d’attesa comprese, dove serve un biglietto per entrare –, meno che mai in prima classe.
Al quinto posto un articolo su Matilde, bambina di 11 anni affetta da diabete di tipo 1 da quando aveva 5 anni, e sua madre Ilenia, che ha aperto un blog e un canale Facebook e Instagram, Diabetica.it, per raccontare questa malattia autoimmune e fare informazione, perché il tempismo nell’intervento può salvare una vita.
Nella sezione “Storie e persone”, invece, la storia più letta è stata quella di Fofana Amara, il venticinquenne ghanese a cui, a 15 anni, affidarono una barca con 250 persone a bordo, che ha ispirato il film Io capitano di Matteo Garrone. Una vicenda umana complessa, continuata dopo il finale raccontato nella pellicola, anche grazie a un modello di inclusione che oggi sembra diventato impopolare per la politica.
Segue un’intervista a Stefano Garau, cinquantanovenne di Cagliari che, da ricco imprenditore, è finito in carcere, a causa della dipendenza da eroina, in cui si era rifugiato dopo alcune tristi vicende familiari. Ma la storia non finisce così: perché l’uomo nel penitenziario si è disintossicato e ora cerca un riscatto grazie a un progetto di inclusione.
Al terzo posto un dialogo con Lorenzo De Rita, pubblicitario di fama mondiale, che parla del suo successo – «quasi involontario» – e dell’immaginazione, invitando i giovani a «fare ciò che meno piace loro» per realizzarsi.
In quarta posizione la storia di Alice Degradi, schiacciatrice della nazionale italiana di pallavolo affetta da diabete di tipo 1, malattia autoimmune che ha scoperto di avere all’età di 13 anni. L’atleta dimostra – anche alle famiglie – come avere questa patologia non sia incompatibile con la pratica sportiva, nemmeno ad alti livelli. Ma bisogna imparare a conoscere e a gestire bene la malattia, ascoltandosi e prendendo alcuni accorgimenti.
Un’altra intervista molto letta è stata quella realizzata per gli 80 anni di Stefano Zamagni, economista presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali e “padre” dell’economia civile. Zamagni, in questo dialogo, ripercorre i passaggi più significativi del suo percorso umano e di studi, dall’infanzia a Rimini fino ai suoi lavori più recenti.
I podcast
Per quanto riguarda i nostri podcast, il più ascoltato è stato uno degli episodi dedicati al Festival del Pensare contemporaneo di Piacenza, con un’intervista a Monya Ferritti, presidente del coordinamento Care, un’unione di associazioni che si occupano di adozioni e affido. Ferritti ha di recente pubblicato un libro, Sangue del mio sangue, edito da Edizioni Ets, che esplora le ideologie e i pregiudizi legati all’adozione.
Al secondo posto il podcast realizzato in occasione della serata milanese di VITA al Teatro Oscar, organizzata a un anno di distanza dall’invasione dell’Ucraina. La puntata raccoglie gli interventi di Stefania Battistini, inviata del Tg1 da Bakhmut, con le artiglierie di sottofondo, e di Alessandro Bergonzoni, artista che ha preso posizione con le sue belle parole durante l’evento.
Tra gli audio più ascoltati anche il primo episodio del podcast I pionieri delle comunità energetiche, che ha esplorato le esperienze pilota nell’ambito delle comunità energetiche rinnovabili – Cer; in questa puntata, Leonardo Becchetti, professore di economia politica all’università di Roma Tor Vergata, analizzava i motivi dei ritardi italiani nell’attuazione delle direttive europee sulle Cer.
Al quinto posto tra i podcast quello dedicato alle sfide dell’era digitale – soprattutto all’intelligenza artificiale – uscito in occasione del #SaferInternetDay, la Giornata internazionale dedicata all’uso consapevole della rete. A intervenire padre Paolo Benanti, uno dei più autorevoli studiosi nel campo dell’etica applicata a questa nuova frontiera.
L’ultimo podcast in questa lista è un reportage di Anna Spena dalla Cisgiordania, dove l’Ong Avsi è impegnata nel progetto “Muitamai Amani”, che significa “La comunità e la mia sicurezza”: un lavoro di inclusione dei profughi siriani ma anche di creazione di reti e di impegno per i più fragili nel territorio giordano.
Foto in apertura da Unsplash
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