Cultura

Giganti buoni in Volo per i bimbi di Bucarest

Zorzi, Lucchetta, Gravina. Diciannove campioni hanno fatto un disco a favore dell’associazione “Bambini in emergenza” di Mino Damato. Per i piccoli malati di Aids

di Redazione

Pasquale Gravina riceve, Andrea Lucchetta alza e Andrea Zorzi, inevitabilmente, schiaccia. Un bel colpo, tutto da dedicare all?associazione ?Bambini in emergenza?, che da anni si occupa e preoccupa della sorte dei tanti piccoli rumeni affetti dal virus dell?Hiv, e spesso abbandonati in inadeguati centri statali a causa della mancanza dei genitori.
In realtà il vero e proprio assist l?ha procurato Mino Damato, il celebre presentatore televisivo nonché presidente dell?associazione, che ha lanciato un chiaro messaggio: «Abbiamo l?urgenza di realizzare un sogno». Messaggio subito raccolto da diciannove grandi campioni della pallavolo italiana, sia maschile sia femminile; che sono usciti dal seminato della loro vocazione sportiva, dedicandosi alla realizzazione di un disco con sei brani musicali dal titolo ?Volo?.
Prodotto dalla Lega Serie A di pallavolo, la compilation verrà venduta, al prezzo simbolico di lire 10 mila, in tutti i palazzetti sportivi che ospiteranno le partite di volley. Lo scopo è quello di arrivare ad affiancare alle due strutture ospedaliere già realizzate dall?associazione a Bucarest, Casa Doru e Casa Andreia, altri spazi attrezzati per il ricovero e la cura dei bambini malati di Aids.
Il nome del gruppo, diretto dall?ex cantautore (e ora conduttore di un programma radiofonico sulla pallavolo) Marco Caronna, è simbolicamente ?Il muro del suono?; e raduna, oltre ai tre nazionali, anche De Giorgi, Sartoretti, Brogioni, Rosalba, Lavorato, oltre alle ragazze Marasi, Bragaglia, Benelli e Mello. Alcuni con la chitarra, altri impegnati nel ruolo inedito di solisti (non è certo il caso dell??artista? Lucchetta), pare che i campioni si siano divertiti non poco. Tutti, tranne forse uno. ?Zorro? Zorzi, infatti, ammette: «Io solitamente mi faccio dei problemi anche a cantare sotto la doccia. Questo fin dal giorno in cui la mia maestra delle elementari mi aveva intimato di mettermi in fondo al coro della scuola; e di fare solo finta di cantare». F. Cel.

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