Famiglia

Italiani disgustati dalla politica, non dal volontariato

Lo conferma il rapporto Istat su italiani e cultura, socialità e tempo libero

di Gabriella Meroni

Gli italiani guardano meno la tv e leggono meno i quotidiani, vanno meno al cinema e più a teatro, seguono concerti di musica leggera e classica; praticano meno sport e si interessano meno di politica, ma la loro partecipazione ad associazioni e alla vita religiosa si mantiene stabile.
E’ la fotografia sull’Italia nel 1999 tracciata dall’indagine dell’Istat su ”Cultura, socialità e tempo libero”.
L’istituto nazionale di statistica rileva quindi che la Tv continua a farla da padrona anche se, rispetto all’anno precedente il suo utilizzo risulta in leggero calo.
Nel 1999, infatti, le persone di tre e più anni che guardano il piccolo schermo almeno qualche giorno la settimana sono il 94,4%, rispetto al 95,1% del ’98 e al 95,7% del ’97. L’ascolto della radio, invece, rimane stabile nel tempo e riguarda il 62,1% delle persone.

In calo anche la lettura di quotidiani. Nel 1999 ha, infatti, interessato solo il 59,9% della popolazione di 11 anni e più contro il 60,6% del ’98 e il 64,1% del ’97. Diminuiscono in particolare i lettori maschi, che passano dal 65,4% del ’98 al 63,9% del ’99, mentre rimane sostanzialmente invariata la percentuale di lettrici che si attesta al 50,4%. I lettori di libri sono, invece, il 38% della popolazione contro il 41,7% del ’98.

In calo anche il grande schermo, mentre è aumentata la quota di italiani che nel ’99 è andata a teatro. Sono andati al cinema il 45% degli italiani con più di sei anni, nel ’97 erano il 47,3% della popolazione, mentre ha scelto il teatro il 16,7% della
popolazione contro il 16% dell’anno precedente. L’affluenza ai concerti di musica leggera conferma la tendenza positiva degli ultimi quattro anni, collocandosi al 17,4% nel 1999 mentre è in aumento la partecipazione ai concerti di musica classica (dal 7,9% del ’98 all’8,9% del ’99).

La frequentazione delle sale da ballo e discoteche (25%) mostra valori quasi identici a quelli dell’anno precedente, mentre gli spettacoli sportivi (26,9%) presentano un lieve aumento. Diminuisce, invece, la quota di persone che praticano sport con continuità mentre è aumentata la quota di chi lo pratica ”occasionalmente” (il 18,1% con ”continuita”’ e il 9,4% ”occasionalmente”, rispettivamente il 18,8% e l’8,5% nel ’98).

Non va meglio per la politica. Le persone che dichiarano di parlare di politica una o più volte a settimana sono, infatti, il 30,6% rispetto al 34,2% del 1998 mentre aumenta la percentuale di persone che non ne discutono mai (36,7% contro il 34,6% del ’98). L’ascolto dei dibattiti politici continua a diminuire e risulta pari al 17,9%.

”Regge”, invece, la partecipazione ad associazioni così come
la partecipazione religiosa. Il 7,5% della popolazione con più di 14 anni è infatti coinvolta in associazioni di volontariato, valore praticamente identico a quello dell’anno precedente. Invariata anche la percentuale di persone che si recano una o più volte la settimana nei luoghi di culto (36%) così come quella di chi non li frequenta mai (14,4%). In leggera diminuzione le persone che solo raramente si recano nei luoghi di culto (dal 30,9% del ’98 al 28,9% del ’99).

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