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Iraq: D’Alema, questa missione è un errore

''L'invio di un contingente militare italiano in Iraq con queste modalita' e' un errore''. Lo ha detto in Aula alla Camera il presidente dei Ds Massimo D'Alema.

di Redazione

”L’invio di un contingente militare italiano in Iraq con queste modalita’ e’ un errore”. Lo ha detto in Aula alla Camera il presidente dei Ds Massimo D’Alema. ”E’ la prima volta nella storia repubblicana – ha aggiunto – che l’Italia occupa un Paese straniero senza la copertura dell’Onu, della Nato o del’Ue”. ”Proprio quando diversi Paesi europei – ha rilevato l’esponente della Quercia – esercitano pressioni per giungere ad una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu cosi’ da riportare la transizione irachena in una condizione di legittimazione internazionale, la posizione italiana indebolisce queste pressioni, facendo si’ che gli Usa ottengano appoggio anche operando al di fuori delle Nazioni unite”. ”Questo modo di procedere – ha osservato – non aiuta la stabilizzazione dell’Iraq che e’ legata essenzialmente alla necessita’ di ricondurre la transizione sotto l’egida delle Nazioni unite, superando la posizione di un Paese occupato dove una parte della societa’ vede gli americani come una forza di occupazione, e alla creazione di una forza di polizia nazionale che garantisca la sicurezza. Questi fattori sono ostacolati dalla presenza militare alleata”. D’Alema ha poi ribadito la ”piena solidarieta’ alle forze armate italiane”. Ed ha ricordato la sua visita a Baghdad dove ha incontrato militari e diplomatici ”di grandissimo valore che sapranno svolgere il loro compito con senso del dovere e capacita”’ aggiungendo di aver ”favorito un contatto” tra le autorita’ italiane e rappresentanti politici e religiosi: ”Questo creera’ un contesto piu’ favorevole alla sicurezza della nostra missione”. ”L’essere in fermo dissenso con il governo – ha concluso – non ci impedisce di operare al servizio del Paese”.


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