Welfare
Giustizia: Indultino, protestano le associazioni dei minori
No di molte Associazioni dei minori alla sospensione condizionata dellesecuzione della parte finale della pena detentiva per tutti i reati legati alla pedofilia e allo sfruttamento sessuale
di Redazione
Molte associazioni che si occupano in Italia della tutela dei diritti dei minori ? l?ANFAA, il CIAI, il CIES, il CIFA, il CISMAI, ECPAT Italia e Internazionale, Coordinamento La Gabbianella, Telefono Arcobaleno, Telefono Azzurro, Terre des hommes Italia, UNICEF Italia, unitamente all?Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia, all?Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia e i Minori, a Prometeo e agli esperti Lino Rossi, Federico Palomba e Anna Genni Miliotti – si allineano compatte per dire NO alla formulazione del DDL 1986-B, recentemente passato dalla Camera all?esame della Commissione Giustizia del Senato e invitano il Parlamento a non consentire che la cosiddetta legge sull?indultino venga approvata con il testo attualmente previsto. La formulazione del DDL 1986-b desta allarme nelle Associazioni, in quanto non realizza l?interesse superiore dei minori, come previsto dalla Convenzione sui diritti dell?infanzia e dai suoi Protocolli opzionali, a cui il Legislatore dovrebbe fare sempre riferimento per valutare adeguatamente le conseguenze che ogni dettato legislativo possa avere su coloro che rappresentano la categoria più debole della società: i bambini.
Infatti l?articolo 1 del DDL 1986-b non prevede l?esclusione della sospensione della parte finale della pena per i reati di pedofilia e sfruttamento sessuale dei bambini, in quanto non stabilisce che siano esclusi dall?indulto i detenuti colpevoli dei seguenti reati: