Legge di bilancio 2024

Disabilità, il Fondo Unico non basta

Bene l'istituzione del Fondo Unico da 552 milioni di euro, ma «le criticità evidenziate circa la mancanza di previsioni economiche non sono state superate», denuncia Vincenzo Falabella. Questo ha una conseguenza chiara: «limita l'esigibilità dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie»

di Sara De Carli

Il Parlamento ha approvato la manovra finanziaria per il 2024, che include la creazione di un Fondo Unico Disabilità con un budget di oltre 552 milioni di euro.

«Questa legge di bilancio dimostra una grande attenzione per le fasce più deboli della società, con la proroga del taglio al cuneo fiscale e dell’Irpef a più scaglioni, il rinnovo del bonus per le barriere architettoniche e facciate per i nuclei familiari in difficoltà. Nonostante i progressi fatti, c’è ancora molto lavoro da fare e mi impegnerò a portare avanti queste iniziative», ha scritto sui social la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

«Bene l’istituzione del Fondo Unico per l’inclusione delle persone con disabilità, che almeno per il 2024 avrà una dotazione superiore ai 552 milioni di euro. L’istituzione del fondo unico lo avevamo chiesto da tempo e finalmente la nostra istanza è stata accolta. Ma purtroppo non basta», commenta Vincenzo Falabella, presidente della Fish. La legge di Bilancio appena approvata dalla Camera dei Deputati «preoccupa non poco» la Fish, una delle più grandi federazioni di associazioni che lavorano quotidianamente sui temi della disabilità. «Le criticità evidenziate durante l’audizione nelle commissioni riunite di Senato e Camera sulla legge di Bilancio circa la mancanza di previsioni economiche, oggi – nostro malgrado – non sono state superate». Questo ha una conseguenza chiara: «limita l’esigibilità dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie», dice Falabella.

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La Fish aveva proposto alcuni emendamenti, tra cui l’implementazione del fondo sulla vita indipendente, quello sui caregiver familiari, quello sulla non autosufficienza. «Emendamenti che avrebbero avviato un cambio di passo sui temi della disabilità. Peccato non siano stati accolti. Attendevamo un’attenzione maggiore sui temi della disabilità anche perché servono adeguate risorse per garantire diritti e pari opportunità alle persone con disabilità. Si poteva fare di più per le persone con disabilità. Il Governo ci ha ascoltato su alcuni importanti provvedimenti ma questo non è bastato. Dalla prossima settimana riprenderemo a confrontarci con il Governo, con le forze di maggioranza e di opposizione e lavoreremo affinché i temi della disabilità diventino realmente prioritari e centrali nelle politiche di questo Paese».

Vincenzo Falabella a ExpoAid nel settembre 2023


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