Volontariato

Appello dei vescovi svizzeri per il Congo

I prelati: “La situazione è disperata”

di Redazione

Un appello al Consiglio federale svizzero perche’ intervenga materialmente e politicamente per la pace nella Repubblica democratica del Congo, dove “la situazione si va facendo sempre piu’ drammatica e assume i contorni di un vero e proprio genocidio”, e’ stato rivolto a Pascal Couchepin, presidente della Confederazione dalla Conferenza episcopale svizzera (Ces). Il presidio della Ces (composto da mons. Amedee Grab, mons.Kurt Koch, mons.Norbert Brunner) riferisce le parole disperate del cardinale Frederic Etsou, che ha chiesto aiuto ai vescovi svizzeri. “La situazione in Congo in generale, e a Bunia in particolare, sta diventando molto preoccupante – si legge nel testo, diffuso dal Sevizio Informazione Religiosa – ci costringe a far suonare il campanello d’allarme per far sentire il gridodi disperazione lanciato al mondo intero da questi uomini, donne e bambini violentati, torturati, sgozzati e che.per mancanza di cibo, non esitano a nutrirsi di carne umana! La gente fugge davanti alla morte, abbandonano case e villaggi, trasportando con se’ feriti di tutti i tipi, e ora si sono rifugiati nell’episcopato di Bunia e in altri edifici pubblici”. I vescovi svizzeri ricordano, anche, che le organizzazioni assistenziali mancano di mezzi per curare i malati, sfamare le persone e seppellire i morti e chiedono quindi al presidente della Confederazione “di aiutare questo Paese non solo materialmente ma anche nel senso di un impegno per la pace, di un sostegno a tutte le persone che collaborano per una pacificazione di questa nazione e un aiuto per rendere funzionali le infrastrutture congolesi”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA