Formazione

Firenze: Espulsione coatta ai danni di un vietnamita

Espulsione immediata che condanna Duong Van Huè ad essere separato dalla famiglia e al rischio di pesanti persecuzioni in patria

di Mario Pesce

Al signor Duong Van Huè, vietnamita residente con la moglie e un figlio piccolo in Italia, era gia’ stata respinta una richiesta di asilo ma avendo comunque i requisiti necessari per accedere alla Sanatoria in corso, aveva fatto in seguito domanda di regolarizzazione. Senza fare ricorso al Tribunale ordinario contro la decisione della Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato (che vanta il primato del 95 % delle domande respinte).

Questa mattina la signora Luyen Dang Thi ha chiamato l’Arci Toscana dicendo che il marito le aveva telefonato mentre, su una macchina della polizia, veniva accompagnando all’aereoporto di Roma per il rimpatrio in Vietnam. Prelevato mentre si trovava al lavoro presso un agriturismo di Mercatale (FI) l’uomo è stato portato in Questura dove gli è stata comunicata l’espulsione immediata, che oltre a separarlo dalla famiglia lo espone al rischio di pesanti conseguenze una volta rientrato in Vietnam.

“La questura di Firenze ha svolto le pratiche in maniera disumana e illegale, senza tener conto della situazione familiare dell’uomo, dell’allontanamento dal figlio minore e dei motivi che lo hanno portato a fuggire dalla propria terra d’origine.” dicono, in un comunicato durissimo, Filippo Miraglia, responsabile immigrazione, e Vincenzo Striano, Presidente dell’Arci Toscana.

Appena ricevuta la segnalazione, l’Arci inoltra, tramite i suoi legali, una lettera al Questore, all’Ufficio Immigrati e alla Prefettura chiedendo spiegazioni ma senza ottenere alcuna risposta. Il silenzio delle autorità aggrava, per l’Arci, il “comportamento della Questura che non ritiene di dover dare spiegazioni, perlomeno sul motivo per un’espulsione così immediata e priva di qualsiasi umanità, ad appena due ore dalla partenza” L’unica certezza è l’avvenuto imbarco del signor Van Huè sull’aereo per il rimpatrio, avvenuto senza rinvii o sospensioni alle 15.00… Sua moglie e suo figlio sono attualmente ospitati in una struttura dell’Arci Toscana, ma in una situazione comprensibilmente difficile e incerta, in quanto il lavoro dell’uomo era l’unico sostegno della famiglia.

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