Non profit

Fondazioni: proroga sgravi a tutto il 2005

Con l'approvazione di tre emendamenti da parte della Commissione Finanze del Senato sono stati prorogati al 31 dicembre 2005 gli sgravi fiscali

di Redazione

Con l’approvazione di tre emendamenti da parte della Commissione Finanze del Senato sono stati prorogati al 31 dicembre 2005 gli sgravi fiscali per le Fondazioni di origine bancaria che il decreto del 19 giugno aveva limitato al 2004. Il testo del provvedimento dovra’ ora passare la definitiva approvazione da parte dell’aula dove dovrebbe arrivare non appena ultimata la discussione della legge Gasparri. L’estensione della proroga consentira’ alle grandi fondazioni bancarie di contare per due anni e mezzo dei benefici fiscali riconosciutegli (e approvati anche da Bruxelles che non ha ravvisato la fattispecie di aiuto di Stato) per quanto riguarda la cessione di quote di controllo o di partecipazione nelle banche. Si tratta di una serie di vantaggi fiscali che prevedono l’abbattimento del 50% dell’Irpeg normale oltre ad un’altra serie di facilitazioni sulla tassazione delle plusvalenze derivanti da tali operazioni, comprese quelle relative al trasferimento di beni non strumentali. Le agevolazioni fiscali per le fondazioni bancarie erano state introdotte dalla cosiddetta Legge Ciampi del ’98 e da un successivo decreto che, attribuendo alle Fondazioni la qualifica giuridica di ”ente non commerciale”, consente una riduzione del 50% dell’aliquota normale dell’Irpeg oltre ad una altra serie di facilitazioni relativa anche alla dismissione del patrimonio immobiliare. Tra queste la tassazione delle plusvalenze derivanti dalla vendita delle partecipazioni detenute nelle banche ed il trasferimento alle Fondazioni di beni strumentali.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.