Famiglia

Minori: il 114 non chiude per ferie

Riunita ieri la commissione intermenisteriale: valutata positivamente la sperimentazione del 114. Telefono Azzurro prosegue l’attività in forma del tutto gratuita

di Redazione

La commissione interministeriale formata dai Ministeri delle Comunicazioni, per le Pari Opportunità e del Welfare ha valutato positivamente l?attività svolta dall?Ente Morale Telefono Azzurro nella gestione del Servizio Emergenza Infanzia 114. Telefono Azzurro è stato invitato dalla stessa Commissione a proseguire il servizio in forma gratuita per i prossimi tre mesi, al fine di consentire il completamento della procedura di assegnazione in via definitiva senza interrompere il servizio di risposta telefonica. Il Servizio Emergenza Infanzia 114 era stato attivato dal 26 marzo scorso su mandato dei tre Ministeri e sulla base di una Convenzione firmata dal Ministero delle Comunicazioni. Anche nei prossimi mesi estivi il numero rimane a disposizione di tutti coloro che vogliono segnalare situazioni di pericolo e di emergenza relative a bambini e adolescenti. Il servizio, che in questo periodo continuerà a funzionare nelle tre città campione, Milano, Treviso e Palermo, prevede, quando necessario, l?attivazione di una rete integrata di pronto intervento sul territorio. La gestione e’ affidata ad un gruppo di operatori esperti in tematiche dell’emergenza che si alternano 24 ore su 24. A seguito della richiesta ministeriale, Telefono Azzurro si appresta responsabilmente a gestire, in forma del tutto gratuita e senza alcun finanziamento dallo Stato, la continuazione del servizio ? un progetto divenuto ormai prioritario per la difesa dei diritti dell?infanzia e che in prospettiva dovrà essere attivato su tutto il territorio nazionale. Nell?ambito dei tanti interventi quotidiani, il Servizio Emergenza Infanzia 114 ha gestito in questo periodo più di 70 casi, 17 dei quali riguardavano minori di nazionalità non italiana. Particolare attenzione è stata prestata alle segnalazioni di sfruttamento sessuale, che nella maggior parte dei casi sono pervenute dall’area milanese, e alle situazioni di maltrattamento intra-famigliare di minori, con distribuzione uniforme tra Milano e Palermo, aree interessate anche da casi di disagio derivante da separazioni conflittuali.. La fase di sperimentazione ha ulteriormente messo in luce la necessità di migliorare e consolidare i protocolli di intervento su base nazionale e territoriale condivisi tra gli altri anche con i Ministeri dell?Interno e della Giustizia e con le Regioni; l?occasione ha consentito di raccogliere informazioni per la realizzazione di un modello di intervento in rete unico, capace di garantire una concreta applicazione di una cultura dell?infanzia che tuteli efficacemente i diritti dei bambini e degli adolescenti.


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