Focus
Africa, un modello per la transizione energetica
A Roma, alla prima conferenza dell’International Network on African Energy Transition, promossa da Eni e Università Luiss, al via il confronto per una grande sfida globale
di Redazione
Una piattaforma di confronto, di dialogo, di condivisione dei problemi aperti e delle soluzioni possibili. Con l’obiettivo, comune e auspicato, di fare dell’Africa un modello di transizione energetica che sia davvero sostenibile, per l’ambiente e per le comunità. È nata da questo presupposto la conferenza inaugurale dell’International Network on African Energy Transition (Inaet), promossa da Eni e Università Luiss, e che per due giornate lo scorso 16 e 17 novembre a Roma, presso il campus dell’ateneo, ha chiamato al confronto rappresentanti di università, centri di ricerca, istituzioni e imprese provenienti da Algeria, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Kenya, Mozambico, Nigeria, Ruanda e Sudafrica, oltre che dall’Italia e dall’Europa.
Un programma fittissimo di testimonianze che hanno sottolineato come per l’Africa una transizione energetica efficace, sostenibile, giusta sia possibile, ma solo se tutti gli attori di questa grande sfida iniziano a guardare al continente africano secondo un’ottica corretta.
Con la convinzione condivisa, come ha sottolineato Giorgio Silli, sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, che «non si può prescindere dall’Africa nel progettare il futuro del mondo, soprattutto da un punto di vista energetico. L’Africa è il continente del futuro e sicuramente dobbiamo trovare la chiave di volta, l’armonia per parlare la stessa lingua, in quanto si può tutelare sia la transizione energetica sia i nostri rapporti muovendosi in maniera molto oculata e molto equilibrata».
Il focus speciale realizzato dagli inviati di VITA alla conferenza, in collaborazione con Eni, e pubblicato con il numero di dicembre-gennaio del magazine, racconta e approfondisce i temi, i protagonisti e le idee emerse durante le due giornate di lavori (scoprilo qui). E chiama alla riflessione sui tanti spunti ancora aperti, per una grande sfida che è solo all’inizio.
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Foto in apertura, Skyline di Abidjan – il quartiere centrale – Laguna di Ebrie, Costa d’Avorio – Foto stock
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