Ddl Gasparri: editoria non profit, colpo al pluralismo

Per il coordinamento dell’editoria non-profit, la legge Gasparri e’ un ”duro colpo al pluralismo dell’ informazione”. In un comunicato, il coordinamento esprime ”forte preoccupazione per la conclusione dell’ iter legislativo cui sembra avviato il disegno di legge sul riassetto del sistema radiotelevisivo in discussione al Senato. Il testo approvato in Commissione contraddice, infatti, l’ invito del Presidente della Repubblica a rafforzare il divieto delle posizioni dominanti, considerate di per se’ ostacoli oggettivi all’ espressione del pluralismo, garanzia essenziale di una democrazia compiuta. In particolare, appaiono in netto contrasto con tale esigenza sia la possibilita’, finora preclusa, per uno stesso soggetto, di detenere insieme la proprieta’ di reti televisive e di grandi giornali, sia l’ incremento dei tetti di affollamento orario della pubblicita’ televisiva, escludendo, per di piu’, dal suo calcolo le telepromozioni”. ”In una fase assai delicata, di stagnazione della diffusione dell’ editoria a stampa e di crisi del mercato pubblicitario dei quotidiani e dei periodici – continua il coordinamento – queste misure, infatti, aprono al rischio di una ulteriore concentrazione delle risorse e delle testate, da cui potrebbe derivare un duro colpo al pluralismo dell’ informazione. L’ editoria non-profit condivide questa preoccupazione con l’ intera realta’ dell’ editoria a stampa e sottolinea le conseguenze assai negative che da queste scelte, se confermate, potrebbero derivare ai giornali di idee, gia’ gravemente discriminati sul mercato della pubblicita’. Queste esperienze non-profit – conclude – vedrebbero messa in discussione la possibilita’ di continuare a dare voce autonoma a culture ed esperienze essenziali per la nostra democrazia”.