Mondo
Acque cancerogene, Bush le autorizza
Il governo americano revoca la legge che fissava limiti severi per la presenza di arsenico nell'acqua potabile. E le aziende ringraziano
di Redazione
Un altro passo falso di George W. Bush su questioni ecologiche. Peccato che questa volta ci sia in ballo la salute degli americani, qui e ora, non soltanto il destino del globo fra vent?anni. Il governo degli Stati Uniti ha infatti revocato la legge che fissava limiti severi per le sostanze tossiche disciolte nell’acqua destinata alle case degli americani. L’agenzia per la protezione dell’Ambiente (Epa) ha improvvisamente fatto dietrofront, in particolare, sulla quantità di arsenico nell’acqua potabile, cancellando i limiti decisi dal pacchetto di misure ambientali firmato Bill Clinton, e proprio il giorno prima di lasciare campo libero al suo successore. Una grave retromarcia del nuovo presidente, tanto più che da oltre dieci anni i gruppi ambientalisti americani denunciano i rischi di cancro legati alla presenza di alte concentrazioni di arsenico nell?acqua del rubinetto.
Il colpo di spugna è stato decretato da Christine Todd Whitman, la responsabile dell’Epa, che appena qualche giorno fa ha avuto a che fare con il dietrofront di Bush sul protocollo di Kyoto. ?Non c’è consenso scientifico su un particolare livello di arsenico nell’acqua potabile?, ha dichiarato la funzionaria. E questa motivazione, per l’amministrazione Bush, non è sufficiente a giustificare i costi elevati che le aziende dovrebbero sostenere per ridurre dell’80 per cento i limiti di veleni nell’acqua.
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